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Dopo l'indagine conoscitiva della Commissione Difesa della Camera in materia di servitù militari e le posizioni pubblicamente espresse da alcuni parlamentari sardi che sostengono la necessità di chiudere o ridimensionare i poligoni, alla luce della "lettera dimenticata" del 2002, abbiamo chiesto al Gen. Giangabriele Carta di fare il punto sulla situazione in base alle sue conoscenze dirette sull'argomento
			
			INDAGINE SUI POLIGONI SARDI SULL'ONDA DI "A FORAS"
			di GIANGABRIELE CARTA 
			CAGLIARI, 6 SETTEMBRE 2015 - Data la lunghezza del documento 
			commento solo alcuni passaggi. La premessa è totalmente falsa: si 
			parla di gravi patologie tumorali riscontrare nelle popolazioni che 
			vivono attorno al poligono, ipotesi copiata da un quotidiano isolano 
			che da qualche anno conduce una guerra personale contro i sardi che 
			vestono l’uniforme. I dati scientifici rilevati da quattro 
			commissioni disposte di volta in volta da Regione, Ministero della 
			Salute, Arpa - Sardegna, Magistratura hanno invece dimostrato il 
			contrario! 
			
			Le rilevanze tumorali in quelle aree sono addirittura 
			inferiori alla media regionale e nazionale…come dire che il poligono 
			fa bene! Ci si lamenta che aree di pregio come Porto Tramatzu e le 
			Sabbie bianche di Porto Pino essendo nel poligono di Teulada siano 
			precluse ai sardi. Falso, da anni sono spiagge che dal primo giugno 
			al 30 Settembre sono gestite da cooperative di Teulada e Sant'Anna 
			Arresi. Chiunque volesse fare un giro con il gommone nelle acque del 
			poligono di Capo Teulada, può affittare un natante dal sig. Selis, 
			proprio a Porto Tramatzu. Il discorso che le Sabbie Bianche non siano 
			fruibili tutto l’anno è vero, ma nei mesi invernali non si vede 
			nessuno sulle spiagge della Sardegna, vedi da Cannigione a Nora, a 
			Chia e Tuerredda.
			
			Si auspica un più forte impegno della Scuola Sottufficiali 
			della Maddalena, .ma ormai al grido A Foras sos Americanos..A Foras 
			sos Militares dei 1500 marinai di qualche anno fa ne restano solo 
			200 (gli altri sono emigrati a Taranto) e i 3000 americani sono 
			andati altrove a spendere i loro dollari. A proposito. Visto che, 
			partiti gli americani, non si è più parlato di radioattività. Ma 
			allora era anche questa una ipotesi giornalistica? Il presidente 
			della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, audito, auspica un uso 
			duale per il poligono di Perdas. Ma allora perché si è opposto alla 
			realizzazione di una adeguata pista di atterraggio e di alcune 
			infrastrutture destinate ad ospitare lo sviluppo dei Droni europei? 
			
			Purtroppo, le ditte interessate si sono trasferite in Puglia 
			facendo felice Vendola che si vedrà arrivare un centinaio di tecnici 
			altamente specializzati..che spenderanno da lui i loro stipendi. 
			L'on. Piras sostiene che si è riscontrato a Teulada un decremento 
			demografico : ovvio ciò vale per TUTTI i Paesi della Sardegna che 
			non siano attorno alle grandi città. L'on. Scanu, bontà sua, dice 
			che bisogna chiudere Teulada, ma organizzarsi per reperire e 
			garantire posti di lavoro sicuri in alternativa!
			
			Benissimo, segnalo però che non sono i soli 1500 uomini e 
			donne occupati a Teulada, occorre pensare agli altri 7000 posti di 
			lavoro che dovranno essere reperiti, perché la chiusura del Poligono 
			implicherà la chiusura della Brigata SASSARI, con annessi e 
			connessi.
			
			Capo Frasca? ...qui è tutta una balla: quello è un poligono 
			"virtuale" dove non si spara, ma si impiegano artifizi fumogeni. Il 
			poligono è un promontorio roccioso basaltico da sempre privo di 
			vegetazione. Il problema è che , chiudendo Capo Frasca occorrerà 
			dire addio a 1000 buste paga del personale italiano e a 500 buste 
			paga del Reparto Addestrativo Tedesco di Decimomannu.
			
			Finisco qui. Bisogna essere cauti quando si parla di queste 
			cose perché noi sardi siamo specialisti nell’autocastrazione. Basti 
			pensare alla insensata opposizione della Regione alla esercitazione 
			aerea che avrebbe visto confluire a Decimomannu ben 5000 tra piloti, 
			valutatori, tecnici elettronici..etc. che assistevano i velivoli 
			delle aviazioni della NATO. I 5000 uomini stanno occupando (60 
			giorni) gli alberghi e ristoranti di Trapani e provincia, e noi ci 
			siamo tenuti, senza alcuna ricaduta economica, l’esercitazione che 
			continua a svolgersi nel cielo tra Spagna e Sardegna .
			GIANGABRIELE CARTA
			30° COMANDANTE BRIGATA SASSARI
			© 
	2015 - CON LA BRIGATA SASSARI - TUTTI I DIRITTI RISERVATI - ALL RIGHTS 
	RESERVED
AUT. TRIB. CAGLIARI N. 9/13 DEL 9 LUGLIO 2013 - DIRETTORE RESPONSABILE 
			
			PAOLO 
	VACCA
	
	GEN. GIANGABRIELE CARTA
	30° Comandante Brigata SASSARI 
	Ex Comandante del  Comando Militare Autonomo della Sardegna. Ufficiale di 
	Cavalleria, è attualmente presidente dell'ANAC Sardegna.  E' l'autore 
	della lettera dimenticata negli archivi della Regione Autonoma della 
	Sardegna
	il 
	punto di
			  GIANGABRIELE CARTA
			
	
			IL POLIGONO 
	DI CAPO TEULADA E LA BRIGATA SASSARI
	 il 
	punto di 
			 NICOLO' MANCA
			
	
			POLIGONI 
	MILITARI, SALUTE E TUTELA DELL'AMBIENTE
lettera aperta
			al Presidente Regione Autonoma Sardegna, Francesco Pigliaru
			
			
	
	
			
			
	RENATO CAMMARATA
	DELEGATO COCER ESERCITO