Gli Autori

SILVIA AMADORI

MASSIMILIANO CARBONI

ROSSELLA LAQUALE

ELISABETTA LOI

NICOLO' MANCA

LUIGI MOI

VALENTINA MURA

DEBORA MUSU

EBE PIERINI

ALBERTO PINNA

MARIO PINNA

OLIVIERO PLUVIANO

MAURIZIO SULIG

PAOLO VACCA

Speciali

 

 

Il Glorioso TERZO

 

SLIDESHOW

 

 

 

 

Il maresciallo capo Silvio Olla (151°), caduto a Nassiriya il 12 Novembre 2003

 

Dalla prima pagina de L’Unione Sarda del 18 novembre 2003
 

I militari sardi uomini e donne in divisa che credono nei valori universali e difendono i diritti umani ovunque vengono chiamati

Quante volte si è sentito parlare dei giovani, del loro riflesso sociale, del loro ruolo in un mondo che continua nella sua evoluzione globale. Si è dibattuto molto, spesso scontrandosi e considerandoli talvolta privi di valori e di ambizioni.
Considerazioni che hanno eretto un argine generazionale capace solo di separare, di rompere un equilibrio necessario allo sviluppo delle coscienze. Il drammatico avvenimento di mercoledì scorso ha, però, cambiato qualcosa. Ragazzi e ragazze, uomini e donne, con e senza Uniforme hanno trovato intimamente un grande coraggio: quello che ha consentito loro di guardare nel profondo del proprio cuore, della propria intelligenza, dimostrando al mondo intero ciò di cui sono capaci. Lo hanno fatto anche tanti bambini che sabato scorso, dopo la visita del Sottosegretario di Stato alla difesa, hanno chiesto di entrare dentro la caserma Monfenera, accompagnati dalla loro maestra, per lasciare un pensiero nel monumento ai Caduti ed intonare orgogliosamente l’Inno della Brigata “Sassari”.
Gente che parla di Patria, di orgoglio nazionale, di fierezza guardando al sacrificio umano che la Sardegna e l’Italia hanno pagato per la pace e la libertà del popolo iracheno, martoriato dalla povertà e dalla sofferenza.
Gente comune, istituzioni, associazioni uniti nel nome degli eroi che sul campo in Nassirya, lontano da noi, sono morti per riportare l’equilibrio ed il rispetto della vita umana.
Un bisogno che non ha confini, ma che continua ad essere minacciato dal terrorismo internazionale e dagli efferati atti di violenza l’uomo e la sua umana sensibilità. Culture diverse che si uniscono per condannare una strage che ha sconvolto l’intero Paese, dove diciassette militari sono morti, con loro anche due civili e tanti altri sono rimasti feriti.
Uomini e donne in divisa che credono nei valori universali e per questi combattono, difendendo i diritti umani calpestati dall’arroganza e dallo sterile strapotere dilagante. È questo il loro compito.
Essi, capaci di coniugare sul campo fermezza e solidarietà, hanno interagito con il popolo iracheno, rispettandolo e collaborando per ricostruire le normali condizioni di vita.
Lo hanno fatto e continueranno a farlo nel rispetto dei Caduti e di quanti hanno creduto in loro, riversando fiducia e sostegno incondizionato. Militari ambasciatori di Pace onorati e rispettati, figli di una Terra che loro stessi inorgogliscono con le parole ed i gesti di umana fratellanza. Militari che rappresentano l’unità della Nazione, delle genti, dei sentimenti. Oggi, si continua nella riflessione, ma anche nel bisogno di sostegno per una causa che non deve cessare.
L’Esercito, I carabinieri, la Marina e l’Aeronautica, continueranno ad adempiere con onore e dignità ai compiti che l’Italia e l’Onu hanno loro demandato.
Ora, ancor più di prima, proseguiranno nei loro compiti certi del sostegno e dell’incoraggiamento dei cittadini, ancora una volta, testimoni del dolore cagionato dal terrorismo e dai suoi vili attentati. La Pace e la Sicurezza sono i principali obiettivi da perseguire. Le Forze Armate in Sardegna continueranno nella loro strada, tracciando un percorso indelebile, in cui il rispetto dei popoli e le loro condizioni di vita continueranno ad essere elemento fondamentale della stessa serena convivenza.
Oggi, più di prima, il nostro grido continuerà ad essere Forza Paris perché simbolo dell’unità di azione e di intenti.
Orgoglio e coraggio, fermezza e solidarietà, dignità e determinazione saranno ancora una volta l’immagine e la sostanza che i sardi daranno al mondo nella sua interezza. Il tributo di sangue pagato non resterà vano, mai!
Forza Paris!
                                                                        Capitano Massimiliano CARBONI
                                                        Portavoce del Comando Militare Autonomo della Sardegna

 

MASSIMILIANO CARBONI

UNITI NEL NOME

DEGLI EROI DI NASSIRYA

IL MUSEO DEL 3°

Sa mezzus gioventude

© 2013 - CON LA BRIGATA SASSARI - TUTTI I DIRITTI RISERVATI - ALL RIGHTS RESERVED
AUT. TRIB. CAGLIARI N. 9/13 DEL 9 LUGLIO 2013 - DIRETTORE RESPONSABILE PAOLO VACCA