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CAGLIARI, 8 APRILE 2016 - Nella Caserma “Monfenera” di Cagliari, sede del 151° Reggimento Fanteria, si è svolta la cerimonia di saluto ai militari della Brigata SASSARI che, agli ordini del Generale Arturo Nitti, saranno impiegati da aprile ad ottobre nell'Operazione Leonte XX nell'ambito della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud.
Per la Brigata SASSARI, costituita nel 1915, si tratta del primo impegno in assoluto sotto mandato Onu. Il generale Nitti sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità schierato nella regione ovest del "Paese dei Cedri". L'Italia detiene la leadership della missione UNIFIL alla quale partecipano 11.000 militari e 1.000 civili di 40 paesi. Il Capo missione e Comandante della forza Onu in Libano è il generale di divisione Luciano Portolano, 40° Comandante della Brigata SASSARI, subentrato il 24 luglio 2014 al parigrado Paolo Serra.
La cerimonia di saluto, presieduta dal Comandante del 2° FOD, Generale di Corpo d'Armata Luigi Francesco De Leverano (37° Comandante della SASSARI), si è svolta al cospetto della Bandiera di Guerra del 151° Reggimento fanteria “Sassari”, decorata di un Ordine Militare d'Italia, due Medaglie d'Oro al Valor Militare e una Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito. Presenti autorità civili, religiose, militari e l'ex ministro della Difesa Arturo Parisi.

 

 

 

 

 

 

 

CAGLIARI, 8 APRILE 2016 - Decorazioni e encomi sono stati conferiti a Sassarini, distintisi in Afghanistan e in Patria, durante la cerimonia di saluto ai militari della Brigata SASSARI che, agli ordini del Generale Arturo Nitti, saranno impiegati da aprile ad ottobre nell'Operazione Leonte XX nell'ambito della missione UNIFIL.
Il Comandante del 2° FOD, Generale di Corpo d'Armata Luigi Francesco De Leverano, ha consegnato la Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito al Capitano Fabio Arzu (151° Fanteria) e al Sergente Claudio Arui (3° Bersaglieri), mentre il Comandante della SASSARI, Gen. Arturo Nitti, ha consegnato encomi al Sergente Maggiore Pierluigi Congiatu e al Caporal Maggiore Capo Scelto Massimo Onano, entrambi del 5° Genio Guastatori rispettivamente Capo e Addetto al Nucleo Pubbliche Calamità del dispositivo operativo rischierato a Olbia dalla Brigata SASSARI per l'emergenza alluvione dell'ottobre 2015. La professionalità di Congiatu e Onano e il loro straordinario tempismo consentì di mettere in salvo una famiglia di otto persone che rischiava di essere travolta dall'esondazione del Rio Siligheddu.
Questa la motivazione della Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito conferita al Capitano Fabio Arzu (151° Fanteria) in data 05/11/2013: "Comandante di compagnia, nel corso di una complessa operazione nell'area di Bala Murghab, accorreva in soccorso a un posto di controllo di militari afghani sotto attacco, perpetrato da insorti con l'impiego di mortai e di armi portatili, che causava la perdita di un poliziotto locale. Con indomito coraggio, singolare perizia e sprezzo del pericolo, alla testa dei propri soldati, consapevole dell'elevato rischio, guadagnava una posizione dominante dalla quale neutralizzava l'intervento ostile, salvaguardando l'incolumità del personale. Comandante che ha contribuito a dare ulteriore lustro e prestigio all'Esercito Italiano. Miranzai (Afghanistan), 19 dicembre 2011".
Questa la motivazione della Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito conferita al Sergente Claudio Arui (3° Bersaglieri) in data 05/11/2013: "Comandante di squadra fucilieri, nel corso di un'operazione di scorta a un convoglio nell'area di Bala Murghab, veniva coinvolto in un pesante attacco perpetrato da forze ostili con armi portatili e razzi. Ricevuto l'ordine di raggiungere la sommità di una collina, per dare copertura al personale del plotone, con sprezzo del pericolo manovrava con assoluta perizia la propria unità, riuscendo a contrastate e far ripiegare gli insorti. Sottufficiale che, con il suo coraggio e determinazione, ha contribuito a dare ulteriore lustro all'Esercito Italiano. Bala Murghab (Afghanistan), 27 ottobre 2011".

 

 

 

E I BERSAGLIERI DEL GLORIOSO TERZO TORNANO IN AFRICA

CAGLIARI, 8 APRILE 2016 - Il TERZO Bersaglieri torna di nuovo in Africa: una compagnia del Glorioso TERZO della Brigata SASSARI andrà a Gibuti, in Africa orientale, per garantire la sicurezza della base italiana di supporto logistico interforze alle missioni antipirateria "Atalanta" e "Ocean Shield". L'annuncio della prossima partenza è stato dato dal Gen. Arturo Nitti, 42° Comandante della SASSARI, in occasione della cerimonia di saluto ai Sassarini in partenza per la Missione Unifil in Libano del sud. Schierati con i fez carminio sul piazzale Col del Rosso della Caserma Monfenera accanto ai colleghi con i baschi blu dell'Onu, i bersaglieri sassarini hanno ricevuto il saluto del comandante del 2° FOD, Gen. CA Luigi Francesco De Leverano, che ha presieduto la cerimonia. Oltre a garantire la sicurezza della base, i bersaglieri del TERZO, efffettueranno attività di carattere addestrativo e formativo per le forze armate della Repubblica di Gibuti per la stabilizzazione della Somalia.
La prima missione a Gibuti era cominciata nel marzo del 2014 a 24 anni di distanza dalla Missione "Restore Hope" e "Ibis 2" della quale il TERZO era stato uno dei reparti di punta. Dopo Gibuti i bersaglieri si sono alternati in turni di servizio anche a Mogadiscio nella missione europea di formazione militare in Somalia (EUTM Somalia).

 

DEDICATO AI SASSARINI IN PARTENZA

Chiudo la giornata - scrive il 31 Marzo 2016 sul suo profilo FB l'ex vice comandante della SASSARI Maurizio Sulig - con un bel pensiero, una piccola confidenza di cui mi ha onorato una giovane donna che stimo ed alla cui amicizia tengo molto, e che rilancio con il suo permesso: "... Sarà strano, probabilmente da matti... Eppure sapendo che i Sassarini partono per il Libano provo un senso di apprensione come se li conoscessi tutti, come se volessi bene a tutti loro".
In un paese in cui il caso dei due fucilieri di Marina è oggetto di lepide battute, son cose che consolano. E, a loro che partono un'altra volta, farà solo piacere.
Grazie, anche a nome loro, Silvia.

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