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VENERDI' 8 APRILE A CAGLIARI IL SALUTO ALLA BRIGATA SASSARI

SASSARI, 6 APRILE 2016 - Venerdì 8 aprile, alle 11, nella Caserma “Monfenera” di Cagliari, sede del 151° Reggimento Fanteria, avrà luogo la cerimonia di saluto ai militari della Brigata SASSARI che, agli ordini del Generale Arturo Nitti, saranno impiegati da aprile ad ottobre nella missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud. Per la Brigata SASSARI, costituita nel 1915, si tratta del primo impegno in assoluto sotto mandato Onu. Il generale Nitti sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità schierato nella regione ovest del "Paese dei Cedri". L'Italia detiene la leadership della missione UNIFIL alla quale partecipano 11.000 militari e 1.000 civili di 40 paesi. Il Capo missione e Comandante della forza Onu in Libano è il generale di divisione Luciano Portolano, 40° Comandante della Brigata SASSARI, subentrato il 24 luglio 2014 al parigrado Paolo Serra.
Alla cerimonia di saluto, che si svolgerà al cospetto della Bandiera di Guerra del 151° Reggimento fanteria “Sassari”, decorata di un Ordine Militare d'Italia, due Medaglie d'Oro al Valor Militare e una Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito, saranno presenti numerose autorità civili, religiose e militari.
Un breve ma significativo momento sarà dedicato alla memoria dei Caduti di tutte le guerre e di quanti hanno perso la vita nell’assolvimento del proprio dovere durante le missioni per il mantenimento della pace.
COMANDO BRIGATA SASSARI
SEZIONE PUBBLICA INFORMAZIONE

 

MESSA GIUBILARE PER I SASSARINI IN PARTENZA

SASSARI, 6 APRILE 2016 - Il vescovo emerito di Nuoro, Monsignor Pietro Meloni, ha presieduto nella chiesa di Sant’Agostino una solenne celebrazione eucaristica in occasione della partenza della Brigata SASSARI per il sud del Libano. Mons. Meloni, assistito dal cappellano militare della SASSARI, don Gianfranco Pilotto, ha officiato il rito con il quale la Brigata si è affidata ancora una volta alla protezione della Madonna del Buon Cammino, che nella chiesa di Sant’Agostino ha la cappella in cui è custodito il simulacro venerato da generazioni di sassaresi.
La celebrazione rientrava nel calendario degli eventi giubilari che si caratterizzano per la concessione dell'indulgenza plenaria, dono che Papa Francesco ha voluto concedere dal 2014 in via straordinaria durante le celebrazioni in onore di Nostra Signora del Buon Cammino. Per espressa volontà del Pontefice, la prima domenica di agosto i “sassarini” impegnati nell’ambito della missione Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) potranno ottenere l'Indulgenza unendosi spiritualmente dalle loro basi militari alle concomitanti celebrazioni che si vivranno nel capoluogo turritano.

 

CASCHI BLU ITALIANI PER PATRIMONIO ARCHEOLOGICO TIRO

TIRO, 30 MARZO 2016 - I caschi blu italiani della missione UNIFIL hanno completato un progetto volto al recupero e mantenimento infrastrutturale dei siti archeologici di epoca romana dislocati nella città di Tiro. L’intervento di recupero e implementazione delle infrastrutture del sito ha permesso di dotare le due principali aree archeologiche della città libanese di nuovi ed efficienti camminamenti, corredati da toponomastica tematica e ripartizione delle aree di transito dei visitatori, che potranno sin da ora visitare le nuove aree dei siti nominati patrimonio dell’UNESCO già nel 1984. I militari italiani del settore tecnico/logistico dell’unità di manovra Italbatt, attualmente su base NIZZA Cavalleria, hanno realizzato i lavori di recupero.
Lo sforzo dei Caschi blu italiani a sostegno della conservazione del patrimonio archeologico della Città di Tiro è stato particolarmente apprezzato e riconosciuto dalle autorità libanesi intervenute all’inaugurazione, tra cui il sindaco della città di Tiro, Mr. Hassan Dbouk, e il Presidente delle Municipalità, Mr. Al Houssayini. L’apertura delle nuove aree del sito visitabili al pubblico è stata accompagnata dalle melodie della fanfara della Taurinese e dalla presenza di numerosi studenti delle scuole primarie e delle università della città.
Nei mesi scorsi il contingente italiano, composto quasi totalmente dal personale della Brigata Alpina Taurinese, ha coordinato con le autorità locali e le Forze Armate Libanesi numerose attività volte al recupero e controllo dei siti archeologici di Tiro e di altre aree d’interesse storico del sud del Libano; la sensibilità italiana verso la protezione del patrimonio culturale libanese ha attratto numerosissimi consensi riuscendo a generare forti entusiasmi e nuovo sviluppo turistico/commerciale.
Le aree interessate ai progetti sono il sito di Al-Bass, comprendente un’estesa necropoli con centinaia di sarcofagi e complessi tombali, un arco trionfale, un acquedotto e il secondo ippodromo più grande e meglio conservato al mondo, e Tiro città, dove si possono ammirare mosaici e strade lastricate di marmo, colonnati, bagni pubblici, un intero quartiere residenziale, un’arena rettangolare unica nel suo genere. I siti risalgono al periodo romano e bizantino tra il II e il VI secolo d.C., anche se sotto il sito di Tiro Città sono stati ritrovati resti risalenti alla civiltà fenicia.
www.difesa.it

 

CAGLIARI, 26 MARZO 2016 - Zaini pronti all'imbarco sugli aerei che trasporteranno da Aprile  i "sassarini" nel sud del Libano dove per sei mesi saranno impiegati nella missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite, il cui mandato consiste nel garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Dalla Sardegna sono già partiti verso il Libano i primi aiuti umanitari frutto di una raccolta alla quale hanno collaborato l'Associazione "Sardegna-Libano", i Rotary, CoGe Sardegna, CSV Sardegna Solidale, Le "Mani Tese" Sinnai, AVAS Villasor e numerose altre associazioni. L'iniziativa di solidarietà è stata coordinata dal Generale Giangabriele Carta, 30° Comandante della Brigata SASSARI e attuale presidente di Assoarma Sardegna che raggruppa le Associazioni combattentistiche e d'arma. Gli aiuti saranno distribuiti dagli operatori della cooperazione civile-militare (Cimic) della SASSARI.
Nella prima decade d'aprile si terrà la cerimonia di saluto alla Brigata e comincerà il ponte aereo per il trasferimento del personale che darà il cambio agli alpini della Brigata TAURINENSE. Il comando della prima missione "sassarina" sotto egida ONU, denominata Leonte XX, sarà affidato al generale Arturo Nitti, 42° Comandante della Brigata SASSARI, che sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità schierato nella regione ovest del "Paese dei Cedri". Del contingente fanno parte 1.000 militari italiani (400 i soldati della SASSARI) che opereranno insieme ai "peacekeepers" di Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania.
Il contingente nazionale sarà costituito da personale del Comando Brigata, da unità provenienti dal 151° Reggimento fanteria "Sassari" di Cagliari, dal 5° Reggimento Genio guastatori di Macomer e da altre unità specialistiche dell’Esercito.
L'Italia detiene la leadership della missione UNIFIL alla quale partecipano 11.000 militari e 1.000 civili di 40 paesi. Il Capo missione e Comandante della forza Onu in Libano è il generale di divisione Luciano Portolano, 40° Comandante della Brigata SASSARI, subentrato il 24 luglio 2014 al parigrado Paolo Serra.

 

SEGRETARIO GENERALE ONU VISITA UNIFIL

BEIRUT, 24 MARZO 2016 - Il capo della missione unifil, generale luciano portolano, accoglie il segretario generale delle nazioni unite ban ki-moon all'arrivo a beirut. ban ki-moon dopo il libano visiterà anche giordania e iraq. primo impegno del segretario generale la visita a naqoura, nel sud del libano, al comando dell'unifil, la forza di interposizione delle nazioni unite al confine con israele. successivamente ban ki-moon incontrerà le autorità di beirut e visiterà un campo di profughi siriani. con la delegazione delle nazioni unite è arrivato anche il presidente della banca mondiale, jim yong kim.
Nel corso della visita del Segretario Generale delle Nazioni Unite ai peacekeepers, il Generale Portolano ha illustrato a Ban Ki-moon  le molteplici attivita’ che vengono svolte, nell’ambito del mandato dettato dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza, dagli 11.000 caschi blu e 1000 civili della missione, che  conta attualmente 40 nazioni contributrici.
Il Generale Portolano ha espresso, anche a nome di tutti i peaceekeeprs di UNIFIL “profondo cordoglio e la vicinanza a quanti hanno perso qualcuno di amato nei violenti attacchi terroristici sferrati recentemente in diverse parti del mondo. La comunità internazionale ha, oggi più che mai - ha detto il Capo Missione - la necessità di individuare sinergie e strategie efficaci per sconfiggere questo 'cancro', micidiale e complesso, che sta attaccando il cuore delle Nazioni minando la tenuta dei valori di libertà, pace e sicurezza”.
"Certamente anche il Libano resta una delle aree più sensibili nello scacchiere internazionale in cui convergono le critiche tensioni della Regione - ha continuato il Generale Portolano -  ma, in questi anni, sono stati fatti passi avanti significativi, in particolar modo dalle Forze di Sicurezza e dalle Istituzioni Libanesi oggi sempre più capaci di garantire con fermezza e professionalità la sicurezza e la stabilità nel sud del Libano”.
Il Capo della Missione delle Nazioni Unite nell’evidenziare i risultati conseguiti da UNIFIL a dieci anni dall’adozione della Risoluzione 1701, ha concluso sottolineando come “il dialogo e il rispetto reciproco tra le parti siano sempre alla base per la soluzione di ogni controversia. In tale ottica il Tripartite Meeting costituisce uno strumento unico e irrinunciabile di raccordo tra le parti per il consolidamento del cessate il fuoco e per la stabilità regionale”.
UNIFIL Pio

RASSEGNA VIDEO - SEGRETARIO GENERALE ONU VISITA UNIFIL
 

 

RASSEGNA VIDEO - UNIFIL CHANNEL
 

NAQOURA, 21 MARZO 2016 - In occasione del 38° anniversario della costituzione dell'UNIFIL (19 Marzo 1978), il Capo Missione e Comandante della Forza MIlitare delle Nazioni Unite, Generale Luciano Portolano, ha salutato lo straordinario rapporto di reciproco sostegno, rispetto e fiducia con la gente del sud del Libano maturato nel corso degli ultimi decenni.
"I successi di UNIFIL, sin dalla sua istituzione, sono molti e sono stati tutti raggiunti  lavorando in maniera proficua insieme ai nostri numerosi partner -  ha detto il generale Luciano Portolano - sono molto felice di condividere con voi la più importante di tutte le nostre conquiste: la cessazione delle ostilità è ancora rispettata e un lungo periodo di calma e stabilità sta permettendo alla gente del sud di godere di una vita migliore".
Il Maggiore Generale Portolano ha parlato durante una cerimonia organizzata presso la sede UNIFIL per ricordare l'anniversario, che cade il 19 marzo. Tra i presenti alla cerimonia rappresentanti delle Forze Armate libanesi (LAF) e delle altre agenzie di sicurezza, governatori del sud del Libano, membri della comunità internazionale, sindaci locali e comunità e leader religiosi.
Il Generale Portolano e il generale di brigata François Chahine, in rappresentanza del Comandante della Forze Armate Libanesi, hanno deposto corone di fiori presso il cenotafio UNIFIL per onorare il sacrificio di più di 300 caschi blu hanno perso la vita dal momento della costituzione dell'UNIFIL nel 1978.

Durante la cerimonia, che è stata caratterizzata da presentazioni ricche di colore da parte dei membri in uniforme della missione, i leader di UNIFIL e il rappresentante delle LAF hanno consegnato a 40 ufficiali di stato maggiore la Medaglia delle Nazioni Unite per il loro contributo alla realizzazione del mandato della Missione.
Pur mettendo in evidenza risultati conseguiti in passato per far calare le tensioni ed evitare escalation, il Capo della missione UNIFIL, nel suo intervento, ha anche evidenziato le sfide future. Ha anche detto che i recenti incidenti - in particolare, del 20 dicembre 2015 e 4 gennaio 2016 - in violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza 425, 426 e 1701 ci ricordano le fragilità della situazione.
"Lo scenario nazionale e regionale impegnativo e mutevole in cui UNIFIL sta operando richiede una rivalutazione costante della Missione in tutti i suoi elementi: sostanziali e operativi, militari e civili allo stesso modo - ha aggiunto il Generale Portolano - l'UNIFIL flessibile e modulabile, proattivo e creativo nel corso di questi 10 anni ha dimostrato di essere la chiave giusta per il successo del suo mandato che è rimasto invariato nel corso di questi anni".
La Missione UNIFIL è stato costituita con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 425 e 426 del 19 marzo 1978 per confermare il ritiro di Israele dal Libano, ripristinare la pace e la sicurezza internazionale e assistere il governo libanese nel ripristinare la sua effettiva autorità nella zona.
Dopo il conflitto luglio / agosto del 2006, il Consiglio di Sicurezza, con la risoluzione 1701, notevolmente migliorato il mandato e la capacità di UNIFIL assegnando compiti aggiuntivi per un lavoroa stretto contatto con le LAF nel sud del Libano.
Oggi fanno parte di UNIFIL quasi 10.500 militari provenienti da 40 paesi, tra cui il Maritime Task Force, l'unica forza navale in operazioni di pace - e circa 1.000 civili  libanesi  e internazionali.
Articolo: Tilak Pokharel
Video Editor: Suzane Badereddine
Videocamera: Mohamad Hamze
Foto: Aoibheann O'Sullivan

 

UN PONTE DI SOLIDARIETA' SARDEGNA-LIBANO

CAGLIARI, 19 MARZO 2016 - Dalla Sardegna non è la prima volta che partono aiuti umanitari per le popolazioni del Libano. Nell'isola da anni, per iniziativa del dott. Doreid Mohamad, è attiva l'Associazione Culturale "Sardegna-Libano" che oltre a promuovere scambi culturali tra l'isola e la terra dei fondatori di Cagliari e di altri centri sardi realizza un vero e proprio ponte attraverso il Mediterraneo favorendo l'invio di aiuti e organizzando convegni, seminari, tavole rotonde, collegamenti e gemellaggi con altre istituzioni, pubbliche e private. In vista della missione in Libano della Brigata SASSARI l'Associazione "Sardegna-Libano" si è attivata per collaborare con la nostra attività di sostegno all'iniziativa coordinata dal 30° comandante della SASSARI, Generale di Corpo d'Armata Giangabriele Carta, presidente di Assoarma Sardegna, l'associazione che raggruppa le Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Per contribuire alla raccolta telefonare al n. 338 6189815.
Il presidente di "Sardegna-Libano" Doreid Mohamad ha personalmente stabilito preziosi contatti, coinvolgendo numerose associazioni. Le prime a rispondere all'appello di solidarietà verso le popolazioni libanesi la Pro Loco e l'Associazione Volontari Assistenza Sociale (AVAS) di Villasor che hanno messo a disposizione sette sedie a rotelle e attrezzature per il soccorso di infortunati.
Nella raccolta di materiali a favore della Cooperazione Civile Militare dell'Operazione "Leonte XX" a guida Brigata SASSARI, tra le numerose organizzazioni impegnate, ricordiamo i Rotary, CoGe Sardegna, CSV Sardegna Solidale, Le "Mani Tese" Sinnai e AVAS Villasor. Nelle foto l'incontro di Doreid Mohamad con l'Associazione AVAS e la Pro Loco di Villasor.

 

 

 

INTER CAMPUS E CONTINGENTE ITALIANO PER SPORT BIMBI LIBANESI

SHAMA, 14 MARZO 2016 - Conclusa nel week end la settimana di formazione sportiva condotta da rappresentanti di Inter Campus, progetto sociale di F.C. Internazionale Milano, a favore delle scuole nella provincia di Tiro, Al Mansouri ed Hannawiyah nell’area di responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL.
La presenza dei tecnici sportivi di Inter Campus in occasione del 108° Anniversario di fondazione del club ha, tra l’altro, consentito alla componente di Cooperazione Civile e Militare del contingente italiano composto attualmente su base Brigata alpina TAURINENSE, di coinvolgere per cinque giorni bambini e bambine libanesi in attività formative e ludiche basate sui valori fondanti lo sport, l’etica e l’educazione, nell’ambito del progetto continuativo che coinvolge bimbi ed istruttori durante tutto l’anno.
Inter Campus, infatti, realizza dal 1997 interventi sociali e di cooperazione flessibili e a lungo termine, in 29 Paesi del mondo con il supporto di 200 operatori locali, utilizzando il gioco del calcio come strumento educativo per restituire ogni anno a bambine e bambini bisognosi tra i 6 e i 13 anni di età il diritto al gioco.
L’attività svolta da Inter Campus con il sostegno dei Caschi Blu italiani sottolinea la sempre crescente e proficua interazione tra le associazioni civili ed il contingente nazionale volta ad incrementare la qualità e la quantità degli interventi in supporto alla popolazione libanese.
www.difesa.it

 

LA BRIGATA SASSARI IN PARTENZA PER IL SUD DEL LIBANO

SASSARI, 16 FEBBRAIO 2016 - Da aprile ad ottobre i "sassarini" saranno impiegati per la prima volta nell'ambito della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud, il cui mandato consiste nel garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
La risoluzione prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al governo libanese nell’esercizio della propria sovranità sul territorio e nel garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele. UNIFIL, inoltre, ha lo scopo di assistere la popolazione civile e sostenere le Forze Armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area per prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni per una pace duratura.
Il comando dell'operazione, denominata "Leonte", sarà affidato al generale Arturo Nitti, comandante della Brigata SASSARI, che sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità schierato nella regione ovest del "Paese dei Cedri".
Del contingente fanno parte 1.000 militari italiani (400 i soldati della Brigata SASSARI) che opereranno insieme ai "peacekeepers" di Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania.
Il contingente nazionale sarà costituito da personale del Comando Brigata, da unità provenienti dal 151° Reggimento fanteria "Sassari" di Cagliari, dal 5° Reggimento Genio guastatori di Macomer e da altre unità specialistiche dell’Esercito.
L'Italia detiene la leadership della missione UNIFIL alla quale partecipano 11.000 militari e 1.000 civili di 40 paesi.
Il Capo missione e Comandante della forza Onu in Libano è il generale di divisione Luciano Portolano, 40° Comandante della Brigata SASSARI, subentrato il 24 luglio 2014 al parigrado Paolo Serra.
COMANDO BRIGATA SASSARI
SEZIONE PUBBLICA INFORMAZIONE

 

COMANDANTE COI, GEN. MARCO BERTOLINI,  VISITA UNIFIL

nella foto (courtesy unifil): al centro il gen. bertolini tra l’head of mission e force commander, generale di divisione  luciano portolano (40° comandante della brigata sassari) e l'addetto alla difesa dell’ambasciata italiana in libano, generale di brigata pierluigi monteduro (46° comandante del 151° reggimento fanteria "sassari") .

NAQOURA, 20 GENNAIO 2016 - Con un indirizzo di saluto al personale italiano impiegato nella missione UNIFIL, si è conclusa oggi la visita di due giorni in Libano del generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini, comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI). Giunto nel pomeriggio di martedì presso il Quartier Generale di UNIFIL, il generale Bertolini è stato accolto dall’Head of Mission e Force Commander, generale di divisione Luciano Portolano con il quale si è intrattenuto per un colloquio ristretto.
In particolare, il generale Portolano, nel fare il punto della situazione, ha tracciato un’analisi del quadro operativo in cui si muove la missione con uno sguardo attento ai recenti sviluppi dei delicati equilibri interni e regionali. La visita è proseguita, l’indomani, con un sorvolo in elicottero della Blue Line e con sopralluogo presso l’area di Sheeba, crocevia tra Siria, Libano e Israele, e spesso focolaio di tensioni all’interno dell’area di operazione di UNIFIL.
Successivamente, il comandante del COI si è recato a Shama, presso il Comando della forza nazionale – attualmente su base Brigata Alpina “Taurinense” - per incontrare i militari italiani che operano agli ordini del generale di brigata Franco Federici, cui è affidata la guida del settore ovest di UNIFIL.
Al termine della visita, il generale Bertolini si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto dai Caschi Blu italiani che con la loro presenza contribuiscono al processo di stabilizzazione dell’area creando i presupposti per una pace stabile e duratura.
 www.difesa.it

 

VISITA DEI MINISTRI DELLA DIFESA DI ESTONIA E FINLANDIA

NAQOURA, 14 GENNAIO 2016 - ​Questa mattina, presso il Quartier Generale della Missione UNIFIL, ha avuto luogo la visita congiunta del ministro della difesa finlandese, Jussi Niinistö, e del ministro della difesa estone, Hannes Hanso. I due ministri, accompagnati dalle rispettive delegazioni, sono stati ricevuti dal generale di divisione Luciano Portolano, capo missione e comandante delle Forze ONU nel Libano Meridionale.
Gli sviluppi della situazione politica e di sicurezza interna, l’instabilità del quadro regionale e il ruolo della missione, quale elemento stabilizzatore dell’area, sono stati i temi affronatati dal capo missione nel corso dell’incontro. ”Nell’area di operazione di UNIFIL – ha detto il generale Portolano – continua a prevalere la calma e la stabilità, sebbene le tensioni tra Hizbullah e Israele unitamente al deterioramento degli equlilibri regionali rendano la situazione volatile". “Uno degli sforzi principali della missione – ha spiegato il generale - resta quello di incoraggiare entrambe le parti a moderare il confronto, specie attraverso lo strumento del tavolo tripartito che, a oggi, rappresenta l’unico forum di discussione tra due Paesi tecnicamente ancora in stato di guerra”.
Il generale Portolano ha poi ringraziato i ministri Niinistö e Hanso per l’importante contributo a UNIFIL e il costante supporto alla missione nell’ambito dello Strategic Dialogue, veicolo di aiuto e assistenza coerente al più ampio meccanismo dell’International Support Group (ISG).
La partecipazione ormai decennale della Finlandia e dell’Estonia a UNIFIL ammonta complessivamente a circa trecentoquaranta Caschi Blu schierati nel settore ovest dell’area di operazione a guida italiana.
 www.difesa.it

 

BRIGATA TAURINENSE AL COMANDO DEL SECTOR WEST

SHAMA, 14 OTTOBRE 2015 - Nel pomeriggio di oggi, la Brigata alpina Taurinense è subentrata alla Brigata aeromobile FRIULI, alla guida del Sector West di UNIFIL. Alla cerimonia di passaggio di consegne tra il Generale Salvatore Cuoci, cedente, ed il subentrante Generale Franco Federici, svoltasi presso la base “Millevoi” di Shama, era presente il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini, e il Force Commander di UNIFIL, Generale di Divisione Luciano Portolano, che ha sovrinteso al passaggio della bandiera di UNIFIL. All’evento hanno partecipato autorità politiche, religiose e militari locali, nonché delegazioni di diverse nazionalità presenti in UNIFIL.
Il Generale Bertolini nel suo intervento ha ringraziato il contingente della FRIULI per il lavoro svolto che ha contribuito a rafforzare i rapporti tra UNIFIL e la popolazione libanese, augurando al contempo buon lavoro agli alpini della Taurinense che da oggi assumono il comando del Sector West. La Brigata alpina “TAURINENSE, integrata da unità francesi nell’ambito del neo costituito comando brigata italo-francese, assume quindi il comando del Sector West di UNIFIL, responsabile su tutto il sud del Libano e a cui contribuiscono 13 nazioni, per un totale di circa 3000 peacekeepers.
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PINOTTI: DA BEIRUT APPREZZAMENTO PER COMANDO ITALIANO UNIFIL

BEIRUT, 4 AGOSTO 2015 - L’Italia è un paese amico del Libano, alla cui stabilità contribuisce da lungo tempo sia nell’ambito delle iniziative della comunità internazionale sia a livello bilaterale. È quanto ha detto il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, incontrando a Beirut le massime autorità politiche e militari libanesi: il Primo Ministro, Tammam Salam, il Ministro della Difesa, Samir Mokbel, e il Presidente del Parlamento, Nabih Berri. Per ciò che riguarda la presenza dei caschi blu italiani nell’ambito di Unifil, le autorità libanesi hanno espresso al Ministro Pinotti l’apprezzamento per la loro opera nel mantenimento della stabilità nel Sud del Libano, e per “la collaborazione e l’amicizia con la popolazione locale”. Tra gli argomenti trattati anche l’importante lavoro svolto con le Forze armate libanesi, l’impegno per la stabilità e la sicurezza del Mediterraneo. “Nei colloqui con le autorità - ha detto il Ministro - ho trovato un giudizio positivo in merito all’accordo con l’Iran e l’attesa che esso possa portare ad un nuovo e diverso protagonismo di Teheran e ad una auspicabile collaborazione tra lo stesso Iran e l’Arabia Saudita”. Il miglioramento dei rapporti tra le due grandi potenze della regione potrebbe favorire, non solo la fine dello stallo politico in Libano, che da oltre un anno è senza Presidente della Repubblica, ma anche “un accordo per porre fine alla guerra in Siria e più in generale alla stabilità della regione”. Il Ministro ha ricordato, inoltre, che il conflitto nel Paese vicino ha provocato un’invasione di oltre un milione di profughi in Libano che aggiungendosi alle centinaia di migliaia di palestinesi eleva il numero totale di rifugiati nel Paese a 1,5 milioni su una popolazione di poco più di 4 milioni. “E' evidente che ciò richiede un impegno straordinario della Comunità internazionale”.
Il presidente del Parlamento Berri ha sottolineato con forza la richiesto di aiuto non solo militare ma anche economica, finanziaria, investimenti tesi alla creazione di lavoro oltre che assicurare un’istruzione al quasi mezzo milione di profughi in età scolare. Ieri a Naqoura il Ministro Pinotti, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, aveva visitato il Comando della missione UNIFIL e il Contingente italiano schierato nel Sud del Paese. Nell’occasione il Generale Luciano Portolano, Capo Missione e Comandante delle Forze ONU nel Libano Meridionale, ha fatto il punto di situazione sullo stato di avanzamento della Risoluzione 1701, passando in rassegna le principali tematiche legate alla sicurezza e alla stabilità dell’area. Nel corso dell’incontro il Ministro ha sottolineato come nonostante il Libano sia stretto nella morsa di tensioni profonde e di pericolosi focolai che attraversano il Medio Oriente, tra cui le recenti tensioni nel Golan e la guerra civile in Siria, la missione Unifil continui ad essere, sotto la guida italiana, un “modello operativo” vincente in grado di assicurare un periodo di stabilità senza precedenti.
Alla missione Unifil partecipano 10.500 militari da 39 paesi nell’ambito della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. L’Italia è presente con circa 1.100 militari inquadrati nel comando della joint Task Force Lebanon - Sector West, su base Brigata “Friuli”, che gestisce anche unità di altri Paesi che operano nel settore italiano (Armenia, Brunei, Malesia, Irlanda, Estonia, Serbia, Finlandia, Ghana, Tanzania e Repubblica di Corea). Sempre nella giornata di ieri il Ministro si è recato nell’Area di Operazione di Unifil lungo la Blue Line, che separa il Libano da Israele per un tratto di circa 120 chilometri, lungo i quali si concentra lo sforzo principale dei caschi blu nel garantire il pieno rispetto della risoluzione Onu. Infine, presso la base “Millevoi” di Shama, il Ministro Pinotti ha incontrato il personale del Contingente italiano, posto sotto il comando del Generale di Brigata Salvatore Cuoci, ai quali ha espresso il suo compiacimento per l’impegno e i risultati raggiunti.
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Nel 2014, 126 caschi blu hanno perso la vita per la causa della pace. per saperne di più
 Jose Manuel CABRERA AQUINO (El Salvador), Damien DUSTRIT (Francia), Iwan Santoso e Leduwin Aruan (Indonesia), Abel GARCIA ZAMBRANO e Carlos Martínez (Spagna) hanno perso la vita nel 2014 mentre prestavano servizio con UNIFIL nel sud del Libano.
# # Together4Peace PKDay
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UNIVERSITA' CAGLIARI E BEIRUT SIGLANO ACCORDO COLLABORAZIONE

CAGLIARI, 27 MAGGIO 2015 - Le Università di Cagliari e Beirut hanno siglato un accordo di collaborazione che ha ampliato l'intesa già esistente tra i due atenei mediterranei. La firma è stata apposta ieri dai due Rettori Maria Del Zompo e Adnan El Sayed Hussein. Stamani, nell'Aula "Maria Lai" del Dipartimento di Giurisprudenza, il Rettore dell'Università libanese, accompagnato dai colleghi professoressa Nada Chbat, responsabile delle Relazioni internazionali, e dal docente di ingegneria elettronica professor Hussein Chible, ha tenuto una prolusione su “La cittadinanza nel suo quadro giuridico”,
All'incontro con la delegazione libanese hanno partecipato i professori Francesco Sitzia, Massimiliano Piras, Carlo PIlia e Luigi Raffo. Il presidente dell'Associazione "Sardegna-Libano", dott. Doreid Mohamad, ha coordinato i lavori e tradotto dall'arabo le prolusioni dei relatori libanesi. Nelle foto, tratte dal video sull'evento, alcuni momenti degli interventi e del successivo dibattito.

 

TERREMOTO, CONDOGLIANZE GEN. PORTOLANO A CONTINGENTE NEPALESE

MEIS EL JEBEL, 28 APRILE 2015 - Il  Capomissione e Comandante della Forza UNIFIL Generale Luciano Portolano ha incontrato oggi il contingente nepalese (NEPBATT) della missione ONU a Meis el Jebel, dove ha espresso al Comandante Tenente Colonnello  Rajendra Mani Giri le sue condoglianze per la recente disastroso terremoto nel paese, che ha portato alla pesante perdita di vite umane e di proprietà. "Le informazioni sulla distruzione causata dal terremoto continuano ad arrivare - ha detto il Generale Portolano - ed è chiaro che molte vite e proprietà sono state perse. A nome di UNIFIL, io sono qui per estendere la più sincera solidarietà al vostro Paese e a tutti i soldati di pace le cui famiglie e amici sono stati colpiti da questa tragedia".
Il Generale Portolano ha reso omaggio ai caschi blu nepalesi che hanno servito e continuano a servire in UNIFIL con un elevato livello di professionalità, dedizione e coraggio. Il contingente nepalese  è composto da 850 soldati.
UNIFIL Pio

 

PRESIDENTE IRLANDA VISITA UNIFIL

NAQOURA, 28 APRILE 2015 - Il Generale di Divisione Luciano Portolano, Capo della Missione e Comandante della Forza ONU nel Libano meridionale, ha incontrato oggi il Presidente della Repubblica d'Irlanda, Michael Daniel Higgins, in visita ai militari irlandesi impiegati nell’ambito della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon).
Ad accogliere il Presidente, nella base delle Nazioni Unite di At-Tiri, anche Samir Moqbel, Ministro della Difesa libanese. Dopo la resa degli onori, nel corso di un colloquio ristretto con il Presidente irlandese, il Generale Portolano si è soffermato sulla situazione regionale con particolare riferimento al vicino conflitto siriano i cui riflessi, diretti e indiretti, si ripercuotono fortemente sulla politica interna e di sicurezza nazionale del Paese. Nell’illustrare il complesso quadro operativo che caretterizza l’area di intervento di UNIFIL, e i risultati sinora conseguiti, il Generale ha inoltre sottolineato l’importanza di contribure al rafforzamento dello “Strategic Dialogue” - meccanismo volto allo sviluppo delle capacità della Forze Armate Libanesi - quale importante leva per il conseguimento dei fini indicati nel mandato della risoluzione 1701.
Parole di apprezzamento per l'operato svolto dagli oltre 10.000 peacekeepers sono poi state espresse dal Presidente che ha assicurato al Generale Portolano il pieno supporto alla missione fino a quando la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non troverà piena attuazione. Al termine dell’incontro, il Presidente Higgins ha deposto una corona al monumento dei caduti di Tibnin in ricordo dei 47 militari irlanedesi che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere nel Libano del Sud.
L’impegno dell’Irlanda nel Pese dei Cedri, in termini di personale, ammonta a 195 caschi blu schierati nel settore ovest dell’area di operazione a guida italiana. Complessivamente UNIFIL è costituitta da oltre 10.000 militari, provenienti da 38 differenti Nazioni, e da circa 1.000 dipendenti civili.
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BRIGATA AEROMOBILE FRIULI  SUBENTRA ALLA PINEROLO

Shama, 13 aprile 2015 - ​​Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano ha presenziato alla cerimonia di avvicendamento alla guida del Sector West di UNIFIL che si è svolta nella base "Millevoi" di Shama, sede del comando del Settore Ovest di UNIFIL e del contingente nazionale, tra la Brigata "Pinerolo", cedente, e la Brigata Aeromobile "Friuli", subentrante. All'evento hanno partecipato i rappresentanti delle autorità politiche, religiose e militari locali, nonché delegazioni di diverse nazionalità presenti in UNIFIL. Il Generale Claudio Graziano, nel suo intervento, si è complimentato con il Comandante cedente, Generale di Brigata Stefano Del Col per l'impeccabile lavoro svolto. Ha poi voluto rimarcare l'importanza di UNIFIL, considerata la principale forza di stabilizzazione della regione, e ha evidenziato i legami tra l'Italia e il Libano, nonché la crescente cooperazione tra i due Paesi "che ha portato all'apertura del Centro di Addestramento delle Forze Armate libanesi". Il Generale Graziano ha formulato i migliori auguri al Generale di Brigata Salvatore Cuoci da oggi al comando degli oltre tremila peacekeepers che operano nel Sector West di UNIFIL alle dipendenze dell'Head of Mission e Force Commander, Generale di Divisione Luciano Portolano.​ NELLA FOTO: da sx il Gen. Cuoci, il Gen. Portolano e il Gen. Del Col.
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RE FILIPPO VI DI SPAGNA VISITA UNIFIL

Marjayoun, 8 aprile 2015 - il Re Filippo VI di Spagna ha visitato oggi la Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL). Accompagnavano il Re il ​​ministro della Difesa Pedro Morenés Eulate, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Fernando García Sánchez e il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Generale Jaime Dominguez Buj. Il capomissione UNIFIL e Comandante della Forza, Generale di Divisione Luciano Portolano, assieme al Comandante del contingente spagnolo generale di brigata Antonio Ruiz Olmoz, ha accolto Filippo VI  nella sede del Settore Est di UNIFIL a Marjayoun. Presente anche il Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa libanese Samir Moqbel e ufficiali libanesi.
Il Gen. Portolano ha informato il Re sulla situazione nella zona di operazioni di UNIFIL, aggiornandolo sulle questioni relative all'attuazione del mandato di UNIFIL ai sensi della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.  "La visita di Sua Maestà - ha detto il Gen. Portolano - è una testimonianza del forte sostegno del governo spagnolo per la nostra missione e l'impegno per la pace e la stabilità nella regione".
Durante la visita, il re Felipe VI ha passato in rassegna una Guardia d'Onore nella base "Miguel de Cervantes" e deposto una corona di fiori in omaggio ai peacekeeper dell'UNIFIL che hanno perso la vita al servizio della pace dal 1978. La Spagna schiera attualmente circa 558 soldati in UNIFIL. Della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) fanno parte oltre 10.000 militari provenienti da 38 Paesi, una Task Force marittima (unica forza navale in operazioni di pace)  e mille operatori civili di nazionalità libanese ed estera.
UNIFIL Pio

 

100 ANNI BRIGATA SASSARI, IL SALUTO DEI SARDI DI UNIFIL

SHAMA, 1 MARZO 2015 - Oggi i Sardi di UNIFIL, sassarini, ex sassarini e non, si sono incontrati a Shama in occasione della ricorrenza del centenario della Brigata SASSARI. E dal Libano ci hanno mandato il loro saluto con le firme apposte sulla Bandiera con i Quattro Mori, simbolo della Sardegna. Forza Paris!

 

CAPO STATO MAGGIORE DIFESA VISITA MILITARI NEI TEATRI OPERATIVI

ROMA, 18 FEBBRAIO 2015 - L'Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, che alla fine del mese lascerà, al termine del suo mandato, l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha visitato i principali Contingenti nazionali schierati all'estero. In occasione della sua prima tappa in Libano, il Capo di SMD ha incontrato il suo omologo libanese, Generale Kawaghi, al quale ha confermato la volontà del nostro Paese di consolidare i già eccellenti rapporti di amicizia ed a continuare a fornire supporto al Paese dei cedri sia attraverso la significativa partecipazione alla missione UNIFIL, di cui l'Italia detiene da lungo tempo la leadership, sia attraverso la cooperazione bilaterale, orientata a favorire la crescita capacitiva delle Forze Armate Libanesi. Il Generale Jean Kawaghi ha sottolineato la determinante e lungimirante azione condotta dal personale militare italiano, a partire dal Force Commander di UNIFIL, il Generale di Divisione Luciano Portolano, che anche in occasione della recente situazione di grave tensione lungo il confine israeliano-libanese ha contribuito alla rapida e pacifica soluzione della stessa, evitando una pericolosa escalation della tensione.
Rivolgendosi al personale militare italiano impegnato nella missione UNIFIL, il Capo di SMD ha evidenziato "come le unità operative impegnate al di fuori del territorio nazionale rappresentino il meglio della Nazione e che la dedizione, la professionalità ed il senso di responsabilità degli uomini e delle donne con le stellette hanno contribuito concretamente al successo della missione, garantendo le attuali condizioni di stabilità e di sicurezza in Libano e, di riflesso, nell'intera Regione".
Lasciato il Libano, l'Ammiraglio Binelli Mantelli si è poi recato in Iraq, dove ha visitato il Contingente schierato ad Erbil. Proprio ad Erbil, in queste settimane, i nostri militari stanno svolgendo specifiche attività addestrative (training su sistemi d'arma contro carri e neutralizzazione di ordigni improvvisati) e stanno mettendo a punto la partecipazione nazionale all'Operazione Inherent Resolve nel quadro dello sforzo militare che la Coalizione internazionale sta compiendo per sostenere il governo iracheno ed i Peshmerga curdi contro ISIL (Islamic State of Iraq and the Levant). L'Italia infatti, oltre ad essere stata tra i primissimi Paesi ad avviare a livello bilaterale attività di sostegno al Governo curdo, attraverso l'invio di materiale umanitario e di armamento e lo svolgimento in Italia ed in Iraq di alcuni corsi addestrativi, ha già iniziato lo schieramento di un Centro di Addestramento finalizzato a coordinare, armonizzare e condurre attività di training a favore delle unità dei Peshmerga. Rivolgendosi ai nostri militari impegnati sul terreno, il Capo di SMD ha voluto sottolineare l'importanza di tale Missione e la valenza del loro diuturno impegno, spronando loro a mettere la loro professionalità ed esperienza al servizio dei militari curdi e della Coalizione. Parole di grande apprezzamento sono state rivolte all'Ammiraglio Binelli Mantelli dal Ministro dei Peshmerga, Mustafa Sayid Qadir, che ha riconosciuto il ruolo attivo e di primo piano dell'Italia ed il lodevole slancio con cui le Forze Armate italiane sono intervenute al loro fianco, garantendo un supporto che si è da subito rivelato determinante per assicurare nell'intera area di Erbil migliori condizioni di stabilità e di sicurezza, creando nel contempo le premesse per lo sviluppo di ulteriori iniziative nel contrasto ad ISIL. Al riguardo, il Capo di SMD ha confermato il supporto delle Forze Armate in termini di forniture di materiali di armamento e munizionamento e di attività addestrative.
L'Ammiraglio Binelli Mantelli ha poi raggiunto Herat, nella Regione Ovest dell'Afghanistan, dove dal 1° gennaio scorso ha avuto inizio la Resolute Support Mission, la nuova operazione della NATO che, dopo la conclusione di ISAF, si è impegnata a sostenere l'addestramento delle Forze Afghane attraverso una missione non combat. Al personale di tutte le Forze Armate e dei Carabinieri presenti in Herat, il Capo di SMD ha ricordato gli straordinari risultati conseguiti dai Contingenti italiani in tutti questi anni e rimarcato l'importanza e la complessità dell'attuale fase di transizione e di contestuale redeployment che segnerà il definitivo passaggio di responsabilità alle Autorità locali della sicurezza dell'intero Paese. "La GARIBALDI - ha evidenziato l'Ammiraglio Binelli Mantelli rivolgendosi a tutto il personale del Contingente - ha dimostrato ancora una volta, in una terra sacra per l'Italia perché bagnata dal sangue dei nostri 54 Caduti, grande professionalità e lodevole concretezza, creando le migliori premesse sotto l'aspetto organizzativo ed operativo per il prosieguo della missione".
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GEN. PORTOLANO INCONTRA LEADER RELIGIOSI TIRO

TIRO, 5 FEBBRAIO 2015 - Il Capomissione e Comandante della Forza UNIFIL , Generale di Divisione Luciano Portolano ha incontrato nei loro uffici i leader religiosi della città di Tiro: lo sceicco Hasan Abdallah (Mufti sciita di Tiro e Jabal Amel),  lo sceicco Medraar El Habbal (Mufti sunnita), l'arcivescovo di rito greco cattolico Michael Abras e l'arcivescovo maronita Shukrallah Nabil Hajj.
Le discussioni si sono incentrate sulla situazione attuale nella zona di operazioni UNIFIL, dopo la normalizzazione della situazione in seguito ai recenti incidenti, e le comuni preoccupazioni relative all'applicazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1701 (2006).
"Sono stato incoraggiato dal sentire da parte dei capi religiosi il forte riconoscimento del ruolo importante svolto da UNIFIL anche durante i recenti incidenti - ha detto il Gen. Portolano - con la nostra presenza sul campo insieme alle forze armate libanesi e i nostri rapporti di collegamento e di coordinamento che sono stati fondamentali nel disinnescare le tensioni e prevenire malintesi, in modo che la stabilità è stata mantenuta lungo la Blue Line, assicurando un ambiente sicuro per la gente del sud del Libano".
"Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine - ha continuato il Gen. Portolano - per il sostegno sincero e costante dato dai leader religiosi che con la loro guida spirituale e i loro messaggi hanno invitato alla calma, dando un contributo di fondamentale importanza. Il loro desiderio sincero di pace e di stabilità è un obiettivo che accomuna tutti noi, UNIFIL, l'esercito libanese e il popolo libanese in generale. Ho anche trasmesso il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite nel quale esprime preoccupazione per il grave deterioramento della situazione della sicurezza, e l'invito ad astenersi da qualsiasi azione che possa minare la stabilità della zona e ad agire responsabilmente per evitare una escalation in un ambiente regionale già teso".
"UNIFIL è orgogliosa di lavorare in stretta collaborazione con questi ispirati leader ai quali ho assicurato  che le nostre forze di pace, militari e civili, continueranno a lavorare nel pieno rispetto delle credenze religiose, tradizioni e sensibilità culturali della popolazione ospitante. Noi attribuiamo grande importanza al nostro rapporto con la gente del sud; questa simbiotica coesistenza - ha concluso il Gen. Portolano - è la chiave per il successo della missione".
Andrea Tenenti
Portavoce Missione UNIFIl

 

GEN. PORTOLANO PRESIEDE INCONTRO TRIPARTITO A RAS AL NAQOURA

RAS AL NAQOURA, 4 FEBBRAIO 2015 - Il Capomissione e Comandante della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), Generale di Divisione Luciano Portolano, ha presieduto una riunione tripartita con alti ufficiali delle Forze Armate libanesi (LAF) e delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella postazione delle Nazioni Unite al passo di Ras al Naqoura.
Alla luce degli eventi del 28 gennaio gran parte della discussione è stata incentrata nel garantire il ritorno alla calma e alla stabilità nella zona sottoposta al controllo di UNIFIL. Oltre ai recenti incidenti, i partecipanti hanno discusso l'attuazione delle disposizioni della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1701 sotto il mandato di UNIFIL, comprese le violazioni aeree e terrestri, la segnalazione visibile della Blue Line e la questione del ritiro delle forze israeliane dal nord Ghajar .
"Ho trasmesso il messaggio del Segretario generale dell'Onu - ha detto il Gen. Portolano - che ha espresso preoccupazione per il grave deterioramento della situazione della sicurezza, e ha invitato ad  astenersi da qualsiasi azione che possa minare la stabilità della zona e ad agire responsabilmente per evitare una escalation in un ambiente regionale già teso. Il Segretario Generale ha sollecitato il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i paesi della regione, e l'adesione a tutte le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Mi è stato confermato da entrambe le parti l'impegno ad utilizzare i canali di collegamento e di coordinamento, compreso il meccanismo trilaterale per preservare la stabilità e prevenire ogni ulteriore deterioramento della situazione nella zona delle operazioni  UNIFIL".
Il Comandante della Forza ha sottolineato che la situazione nell'area di competenza di UNIFIL è ora stabile e sotto controllo.
Andrea Tenenti
Portavoce Missione UNIFIl

 

AMMIRAGLIO COREANO VISITA SETTORE OVEST UNIFIL

SHAMA, 2 FEBBRAIO 2015 - Questa mattina il Direttore del Comando Interforze di supporto ai militari della Corea del Sud, l'Ammiraglio di Squadra Lee Ki Sik, ha visitato il comando del settore ovest di UNIFIL a guida italiana, su base Brigata “Pinerolo”.
Accolto nella base di Shama dal Generale di Brigata Stefano Del Col, Comandante della Joint Task Force Lebanon di UNIFIL e Comandante del Contingente Italiano in Libano, l'Ammiraglio di Squadra ha ricevuto un aggiornamento sulla situazione del settore a guida italiana, riguardante il comparto operativo e il comparto della cooperazione civile-militare in cui sono giornalmente impegnati i caschi blu del settore ovest di UNIFIL tra i quali opera, sotto comando italiano, un battle-group della Repubblica di Corea.
L'Ammiraglio di Squadra si è complimentato per il sinergico lavoro svolto dai peacekeepers delle due Nazioni che operano fianco a fianco garantendo con il loro impegno stabilità e pace.​
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GENERALE PORTOLANO INCONTRA PRESIDENTE PARLAMENTO LIBANESE

BEIRUT, 30 GENNAIO 2015 - Il Capomissione e Comandante della Forza UNIFIL, Generale di Divisione Luciano Portolano, ha incontrato il presidente del Parlamento Nabih Berri nel suo ufficio a Beirut per discutere la situazione nella zona di competenza dell'UNIFIL alla luce dei recenti incidenti nel sud del Libano. Il Generale Portolano e il Presidente del Parlamento libanese hanno condiviso la seria preoccupazione per gli incidenti che hanno portato alla tragica morte di un peacekeeper spagnolo dell'UNIFIL.
"Abbiamo avuto un incontro molto costruttivo - ha detto il Gen. Portolano - in cui abbiamo discusso la tensione attuale presente nella zona delle operazioni UNIFIL, dopo gli incidenti di mercoledì e la necessità di prevenire ulteriori tentativi di minare la pace e la sicurezza nel sud. Abbiamo anche discusso la via da seguire per prevenire ogni ulteriore escalation nella zona delle operazioni di UNIFIL. Ho ringraziato il presidente Berri per il suo forte e sincero sostegno; apprezzo molto i suoi continui sforzi per aiutare a mantenere la stabilità - ha continuato Portolano - e l'influenza esercitata nel calmare la situazione. Ho anche espresso il mio profondo apprezzamento per le condoglianze del presidente Berri per la tragica morte del caporale Francisco Javier Soria Toledo del contingente spagnolo".
"Ho trasmesso il messaggio del presidente del Parlamento libanese al Segretario generale delle Nazioni Unite, sottolineando le sue preoccupazioni per il grave deterioramento della situazione della sicurezza e la richiesta di astenersi da qualsiasi azione che possa minare la stabilità della zona e l'invito ad agire responsabilmente per evitare una escalation in una realtà già tesa. Il recente incidente - ha continuato Portolano - ha minato non solo la pace che ha prevalso in più di otto anni nel sud del Libano, ma anche messo in pericolo la sicurezza della popolazione locale e la sicurezza del sud. Ho detto al presidente Berri che le indagini sui recenti incidenti sono in corso e gli ho assicurato che la situazione nella zona delle operazioni UNIFIL è ora tranquilla; continuiamo con la nostra presenza di pattuglie sul terreno e in tutta l'area di operazioni in coordinamento con le forze armate libanesi".
UNIFIL, ha concluso il Generale Portolano, rimane focalizzata sulla sua missione di adempiere al mandato ai sensi della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, insieme alle forze armate libanesi.Il Capomissione e Comandante della Forza UNIFIL ha sottolineato come, oltre ai suoi compiti, UNIFIL abbia la sicurezza e il benessere della popolazione come una priorità assoluta.
UNIFIL Pio

 

SERVIZIO FUNEBRE PER CASCO BLU SPAGNOLO MORTO IN LIBANO

NAQOURA, 29 GENNAIO 2015 - Nell'aeroporto internazionale di Beirut si è svolto un servizio funebre in onore del casco blu spagnolo dell'UNIFIL che ha perso la vita ieri mentre compiva il suo dovere nel sud del Libano. Il Caporale Francisco Javier Soria Toledo, membro del contingente spagnolo schierato nel Settore Est di UNIFIL, partecipava alla missione dal 13 novembre 2014 ed è stato ucciso in una postazione dell'ONU nei pressi Ghajar durante il grave scontro a fuoco avvenuto il 28 Gennaio lungo la Blue Line. La causa precisa della morte è ancora indeterminata e resta oggetto di indagini. Il Caporale Soria Toledo era un peacekeeper apprezzato che lavorava con impegno per sostenere il mandato di UNIFIL sotto la risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1701.
Alla cerimonia hanno partecipato il Comandante della Forza e Capo Missione UNIFIL. Generale di Divisione Luciano Portolano, l'Ambasciatore di Spagna in Libano, signora Milagros Hernando Echevarría, il Comandante del Settore Est di UNIFIL, Generale di brigata Antonio Ruiz Olmos, l'Ammiraglio Teodoro Esteban López Calderon in rappresentanza del governo spagnolo e una rappresentanza dell'esercito libanese. Schierati Ufficiali e soldati spagnoli, nonché i rappresentanti degli altri contingenti di UNIFIL.
Il Generale Luciano Portolano ha espresso le sue più sentite condoglianze alla famiglia del peacekeeper e alle autorità spagnole: "Questo tragico episodio ci ricorda il compito che viene svolto dal personale delle Nazioni Unite, lontano da casa e in condizioni difficili, per portare pace e prosperità al popolo che serviamo. Si tratta di una scelta coraggiosa e nobile. Oggi, come sempre, nel rispetto del nostro collega caduto - ha concluso Portolano - continuiamo a lavorare instancabilmente e coraggiosamente per raggiungere gli obiettivi fissati dal mandato di UNIFIL".
Il Generale Portolano ha condannato con forza la grave violazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'ONU. UNIFIL ha avviato un'indagine per accertare i fatti e le circostanze dell'incidente.
Andrea Tenenti
Portavoce Missione UNIFIL

 

INCIDENTI LUNGO BLUE LINE: MUOIONO CASCO BLU E SOLDATI ISRAELIANI

Il Caporale Francisco Javier Soria Toledo, 36 anni, morto questa mattina durante gli incidenti tra Hezbollah e l'esercito israeliano nella zona di responsabilità del contingente spagnolo. Nome e foto del Caduto sono stati resi noti dal Ministero della Difesa spagnolo dopo che la famiglia è stata informata

NAQOURA, 28 GENNAIO 2015 - Intorno alle 11:30 di questa mattina, l'UNIFIL ha osservato il lancio di sei razzi  verso Israele dalla zona a nord del Wazzani Maysat nell'area sotto controllo dell'UNIFIL. Le Forze Armate Israeliane hanno subito replicato con fuoco di artiglieria indirizzato verso la zona da cui erano partitit i razzi. Durante gli incidenti, un peacekeeper UNIFIL schierato in una postazione dell'ONU nei pressi Ghajar ha riportato gravi lesioni che ne hanno causato la morte. La causa precisa del decesso è ancora indeterminata e resta oggetto di indagini.
 Il Capomissione e Comandante della Forza UNIFIL, Generale di Divisione Luciano Portolano, si è immediatamente messo in contatto immediato con le parti per contribuire a controllare la situazione e prevenire un'ulteriore escalation degli incidenti. Mentre i contatti erano in corso, intorno alle 13:30 cinque razzi sono stati sparati dalla zona di Kafer Shouba nei confronti di Israele. L'esercito israeliano ha sparato colpi di artiglieria verso la zona di lancio dei razzi. UNIFIL è stata informata dalle  Forze Armate Israeliane  che vi sono state perdite di soldati  a seguito dei razzi sparati dal lato libanese.
UNIFIL ha rafforzato ulteriormente la sua presenza sul terreno e intensificato le pattuglie in tutta l'area di operazioni in coordinamento con le Forze armate libanesi. Al momento la situazione lungo la Linea Blu è tranquilla.
Il Generale Portolano ha condannato con forza la grave violazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1701 e mantiene continui contatti con entrambe le parti, esortandole  a esercitare la massima moderazione. UNIFIL ha avviato un'indagine per accertare i fatti e le circostanze dell'incidente.
Andrea Tenenti
UNIFIL - United Nations Interim Force in Lebanon
Spokesperson and Officer-in-Charge Public

 

italiani promotori dialogo tra studenti italiani e libanesi

SHAMA, 20 GENNAIO 2015 - ​​​Gli uomini e le donne del Contingente Militare Italiano in Libano, hanno reso possibile una videoconferenza che ha messo in contatto studenti di Naqoura con studenti di Salerno. Alla videoconferenza organizzata dal personale del Reggimento “Cavalleggeri Guide” di Salerno al comando del Colonnello Angelo Malizia, hanno preso parte gli studenti salernitani della Scuola Elementare “Matteo Mari”, della Scuola Media “Poseidonia” e del Liceo Scientifico “Severi”, e gli studenti libanesi della scuola media ed elementare di Naquora.
Durante il collegamento, gli studenti hanno affrontato tematiche su argomenti sociali, storici, culturali e turismo. Inoltre, si sono confrontati su ciò che significa essere giovani nell’attuale situazione socio-economica ed in particolare su cosa si aspettano dai loro rispettivi paesi.
Al termine dell’attività, il sindaco di Naqoura ha espresso la sua gratitudine ed il suo apprezzamento per l’iniziativa dei caschi blu italiani su base Brigata “Pinerolo”, comandati dal Generale di Brigata Stefano Del Col, per aver offerto un’opportunità unica di confronto interculturale tra giovani studenti.
L’assistenza alla popolazione locale è uno dei compiti assegnati al contingente UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle Forze Armate Libanesi, compiti che i militari italiani stanno svolgendo con professionalità, trasparenza e imparzialità.
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Il contingente italiano a sostegno dello sport in Libano

SHAMA, 20 GENNAIO 2015 - Il Contingente Italiano in Libano, attualmente su base Brigata “Pinerolo” di Bari, ha inaugurato un campo da calcetto, donato alla municipalità di Ayn Ebel, piccola cittadina all’interno dell’area di responsabilità italiana. Alla cerimonia d’inaugurazione, organizzata dalla direttrice della scuola di Ayn Ebel, sono intervenuti il Comandante del Settore Ovest di UNIFIL e del Contingente Italiano in Libano, Generale di Brigata Stefano Del Col, il Vescovo Maronita di Tiro, Mons. El Hagi e vari rappresentanti delle autorità politiche locali. L’assistenza alla popolazione e il supporto alle istituzioni locali sono tra i compiti principali assegnati ad UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle Forze Armate Libanesi.
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AL-JANOUB, IL PERIODICO CHE "RACCONTA" LA MISSIONE UNIFIL

Nella foto la copertina del numero di Dicembre 2014 di "Al-Janoub", il periodico che "racconta" la missione UNIFIL. Pubblicato in arabo e inglese dal Vice Capo Missione Imran Riza, l'UNIFIL magazine è diretto da Andrea Tenenti, portavoce della missione ONU in Libano. In  redazione collaborano Antonette Miday (consulente editoriale e senior editor), Joumana Sayegh e Greta Isac (senior editors), Hassan Siklawi (consulente editoriale), Zeina Ezzeddine (grafica), Adib Al Moussa (supporto editoriale), Pasqual Gorriz Marcos e Yury Kushko (fotografi), Rania Harb, Hiba Monzer, Sultan Suleiman, Rania Bdeir, Ingrid Koeck e Alban Mendes de Leon (collaboratori).

 

AUGURI PER LE FESTIVITA' A SOLDATI LIBANESI E FORZE DI PACE ONU

NAQOURA, 6 GENNAIO 2015 - Il Comandante delle Forze Armate Libanesi, Generale Jean Kahwaji,  e il Capo Missione e Comandante della Forza UNIFIL, Generale di Divisione Luciano Portolano, hanno inviato attraverso UNIFIL Radio gli auguri di di buone festività ai soldati dell'Esercito libanese e ai militari delle forze di pace UNIFIL.

 

IL PRESIDENTE DEL SENATO INCONTRA MILITARI MISSIONE UNIFIL

NAQOURA, 24 DICEMBRE 2014 - Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in occasione delle festività natalizie, si é recato in visita al personale militare italiano impiegato in Libano.
Ricevuto presso l'eliporto del Comando UNIFIL a Naqoura dal Generale di Divisione Luciano Portolano, Capo Missione e Comandante della Forza, il Presidente del Senato è stato aggiornato sui principali aspetti di carattere politico, operativo e logistico della missione. In particolare, il Generale Portolano ha sottolineando la peculiarità del proprio ruolo: "il Comandante di UNIFIL non é solo il Comandante militare ma ha anche delle responsabilità politiche quale rappresentante del Segretario Generale dell'ONU presso le cariche istituzionali sia libanesi sia israeliane per gli argomenti relativi al rispetto della Risoluzione 1701".
Ad accogliere, successivamente, il Presidente del Senato nella base di Shama, il Comandante del Settore Ovest e Comandante del Contingente Italiano in Libano, Generale di Brigata Stefano Del Col. Lo stesso Generale ha fornito un aggiornamento sulla situazione nell'area di propria responsabilità, con particolare riferimento a ciò che attiene il controllo del territorio, le attività addestrative svolte a favore dell'Esercito libanese e l'assistenza alla popolazione locale.
Nell'incontrare il personale del contingente nazionale, il Presidente Grasso ha espresso, a nome del Parlamento, parole di stima ed apprezzamento per l'opera svolta dai caschi blu e gli auguri per le prossime festività.​
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SOTTOSEGRETARIO ROSSI VISITA CONTINGENTE ITALIANO

SHAMA, 23 DICEMBRE 2014 - Negli scorsi giorni il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Domenico Rossi, ha visitato il contingente italiano a Shama, presso la base "MILLEVOI", dove opera la Joint Task Force- Lebanon- Sector West (JTFL- SW) a guida italiana, su base Brigata "Pinerolo".
Accompagnato dall'Ambasciatore italiano in Libano, Giuseppe Morabito, l'On. Rossi al suo arrivo è stato accolto dal Gen. B. Stefano Del Col, Comandante del Sector West di UNIFIL e del Contingente Italiano in Libano.
Nel corso della visita, il Sottosegretario ha avuto modo di ricevere un aggiornamento sulla situazione operativa nell'area di responsabilità italiana, con particolare riferimento al controllo del territorio per il monitoraggio della cessazione delle ostilità, alle attività addestrative a supporto dell'Esercito libanese e all'assistenza alla popolazione locale con la realizzazione dei progetti di cooperazione civile-militare per le municipalità del settore ovest. Durante la visita ha incontrato le donne e gli uomini del contingente nazionale, esprimendo a nome del Governo italiano, parole di stima ed apprezzamento per l'opera svolta dai caschi blu e gli auguri per le prossime festività.​
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GEN. PORTOLANO INCONTRA AUTORITA' POLITICHE LIBANESI

BEIRUT, 19 DICEMBRE 2014 - Il capomissione e Comandante della Forza UNIFIL,  Generale di Divisione Luciano Portolano ha incontrato oggi a Beirut il presidente del Parlamento  libanese Nabih Berri (nella foto), il primo ministro Salam Tammam e il ministro degli Interni Nuhad Mashnouk. Le discussioni hanno riguardato la situazione e delle operazioni nella zona di competenza di UNIFIL e le questioni connesse con l'attuazione del mandato di UNIFIL ai sensi della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Al termine delle riunioni, il generale Portolano ha dichiarato: "Sono stato molto incoraggiato dai miei incontri con i leader oggi. Hanno avuto forti parole di sostegno per UNIFIL e il lavoro che stiamo facendo, e hanno ribadito l'impegno del Libano per l'attuazione della risoluzione 1701. Abbiamo discusso la situazione nel sud del Libano e ho riferito alle autorità libanesi dei colloqui avuti nel corso dell'ultima riunione tripartita tenuta mercoledì scorso, in cui l'impegno delle parti a mantenere la calma lungo la Linea Blu è apparso ampiamente evidente. I nostri sforzi congiunti con le Forze armate libanesi (LAF) sono fondamentali per garantire il  perdurare della calma nel sud".
"Ho espresso il mio più sincero apprezzamento - ha concluso il Gen. Portolano - per il sostegno che UNIFIL, e io personalmente, stiamo ricevendo dalle istituzioni governative e statali, nonché dai leader religiosi e dalle autorità locali nel sud del Libano. I leader politici hanno particolarmente apprezzato le eccellenti relazioni che peacekeepers di UNIFIL hanno con la popolazione locale, e ho sottolineato come questa sia una priorità che coscenziosamente  perseguiamo e curiamo".
Andrea Tenenti
Portavoce UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon)

 

GEN. PORTOLANO INCONTRA LEADER RELIGIOSI LIBANESI

NAQOURA, 18 DICEMBRE 2014 - Si é concluso ieri un ciclo di visite che ha visto il Generale di Divisione Luciano Portolano, Capo Missione e Comandante della Forza di UNIFIL, incontrare le principali autoritá religiose del Libano. Il Comandante di UNIFIL dopo aver visitato nei giorni scorsi il Vice Presidente dell'Alto Consiglio Islamico Sciita, lo sceicco Abed Al Amiir Kaabalaan, é stato ricevuto oggi dal Grand Mufti della Repubblica Libanese, lo sceicco Mohamad Abdel El-Latif Derian e, successivamente, dal Patriarca Cristiano del Medio Oriente e Antiochia, il Cardinale della Chiesa Cattolica Bchara Boutros Al Rahi.
Nel corso degli incontri, il Generale Portolano ha ringraziato per il supporto ricevuto dai leader religiosi e dalle comunitá locali, fattore di primaria importanza per il successo della Missione e il mantenimento della pace e della stabilitá nell'Area di Responsabilitá di UNIFIL. In particolare, il Generale Portolano, a margine degli incontri, ha sottolineato che "le autoritá religiose giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo di una civile convivenza delle varie confessioni e, quindi, nell'edificazione di una pace stabile e duratura in tutto il Paese".
Infine, il Comandante di UNIFIL ha espresso profonda soddisfazione per le parole di apprezzamento che i leader religiosi hanno rivolto per il proficuo lavoro svolto dai Caschi Blu di UNIFIL nel concorrere efficacemente alla concreta attuazione del mandato contenuto nella Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Attualmente in Libano, ci sono 18 confessioni riconosciute, quattro gruppi religiosi maggiori: cristiani, sciiti, sunniti e drusi. Gli ultimi dati certificati risalgono al censimento del 1932 da quale risultarono 55% cristiani e 45% musulmani, includendo nel medesimo gruppo sciiti, sunniti e drusi. Le stime odierne riflettono un'inversione di tendenza: il 65% della popolazione é musulmana (35% sciiti, 23% sunniti, 4% drusi, 3% ismaeliti e alauiti) il 35% cristiana.​
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GEN. PORTOLANO PRESIEDE VERTICE TRIPARTITO CON LAF E IDF

NAQOURA, 17 DICEMBRE 2014 - Il capomissione e Comandante della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), Generale di Divisione Luciano Portolano, ha presieduto oggi una riunione tripartita con alti ufficiali delle Forze Armate libanesi (LAF) e delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella postazione delle Nazioni Unite al valico di Ras al Naqoura.
I partecipanti hanno discusso dello stato dell'attuazione delle disposizioni della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1701 sotto il mandato di UNIFIL, compresa la situazione lungo la Linea Blu, le violazioni dello spazio aereo e di terra, il procedere del lavoro per render visibile la Linea Blu e la questione del ritiro delle forze israeliane dal Ghajar settentrionale.
Dopo la riunione, il generale Portolano ha espresso apprezzamento per l'impegno positivo da entrambe le parti per garantire la tranquillità e la stabilità lungo la Linea.Blu "L'incontro odierno ha nuovamente sottolineato il ruolo del meccanismo tripartito come collegamento fondamentale ed elemento di coordinamento - ha detto il Gen. Portolano - che si è dimostrato indispensabile per appianare le situazioni conflittuali nei momenti critici. Sono contento che siamo stati in grado di risolvere tutte le questioni in un clima costruttivo. Voglio ringraziare le parti per il loro impegno per la cessazione delle ostilità e per il loro ruolo nel preservare la pace e la prevenzione di incidenti e tensioni lungo la Linea Blu ".
Andrea Tenenti
Portavoce UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon)

 

CAPO DI SME VISITA CONTINGENTE ITALIANO UNIFIL

NAQOURA - SHAMA. 18 NOVEMBRE 2014 - Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, è giunto ieri in Libano in visita al Contingente Nazionale. Ad accoglierlo all’eliporto di ITALAIR, il Generale Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, già Comandante della Missione UNIFIL dal 2007 al 2010, ha ricevuto un aggiornamento della situazione nell’Area di Responsabilità. Il Generale Portolano ha evidenziato “che sebbene il settore di UNIFIL sia stabile, la minaccia portata al Libano dai gruppi armati riconducibili all’ISIS o filo qaedisti, ha imposto un incremento delle attivitá di controllo del territorio, in cooperazione con le Forze Armate Libanesi, in particolar modo nel settore orientale dell’Area di Responsabilità, quello più sensibile alla luce dei recenti scontri tra drusi e ribelli, sul versante siriano del Monte Hermon”. Il Comandante di UNIFIL ha, poi, illustrato i progressi effettuati dalla Missione sui vari progetti iniziati dal Generale Graziano nel corso del suo mandato, con particolare riferimento all’ “incontro tripartito’’, meccanismo di confidence building tra il Libano e Israele, avviato in seguito alla ratifica della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e reso operativo proprio dall’attuale Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
Salutato il personale italiano presente nella Base di Naqoura, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito si é recato in visita a Shama, al contingente nazionale su base Brigata “Pinerolo”, ove, accolto dal Comandante del Settore Ovest, Generale di Brigata Stefano Del Col, ha ricevuto un aggiornamento sulla attuale situazione operativa del settore a guida italiana.
State facendo bene - ha detto il Generale Graziano - lo riconoscono le parti in causa, lo riconoscono i libanesi e lo riconoscono i nostri alleati. Siamo qui per mantenere e garantire le condizioni di pace. Pace che non è priva di rischi, bisogna sempre essere vigili e conservare al massimo il rigore, l’attenzione e la capacità di reazione. State rappresentando l’Italia, garantendo la sicurezza internazionale, siate orgogliosi di quello che fate indossando il basco azzurro delle Nazioni Unite. Sappiate essere sempre degni delle stellette che indossate, nel rispetto di quanto è stato fatto fino ad oggi da chi vi ha preceduto e - ha concluso il Capo di SME - ancor di più nel rispetto dei molti caduti italiani nelle missioni di pace”.
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Generale Portolano incontra vertici politici e militari libanesi

BEIRUT, 14 NOVEMBRE 2014 - All’indomani dell’ultimo “incontro tripartito”, il Generale Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, ha proseguito nella sua attivitá di mediazione politico - diplomatica, attraverso una serie di incontri con i vertici politici e militari libanesi. Oggi, infatti, si é concluso un ciclo di visite che ha visto il Comandante di UNIFIL incontrare il Primo Ministro Tammam Salam, il Presidente del Parlamento, Nabih Berri, il Comandante delle Lebanese Armed Forces (LAF), Generale Kahawaji e il Direttore del Dipartimento di Sicurezza libanese Generale Ibrhaim. Al centro delle discussioni, il tema della sicurezza. Il Generale Portolano ha ribadito che i recenti combattimenti sul Monte Hermon, nel versante siriano, tra le milizie druse, in appoggio al Governo di Damasco, e i gruppi ribelli “non hanno avuto alcun riflesso sugli equilibri della zona di Cheeba nell’Area di Responsabilitá di UNIFIL, che rimane stabile”. “Naturalmente - ha continuato il Gen. Portolano - é stata incrementata la vigilanza, in stretta cooperazione con le LAF, per poter fronteggiare efficacemente e prontamente ogni possibile criticitá”. In tale contesto, si é discusso del recente “incontro tripartito” e dell’importanza che questo forum ricopre quale strumento di confidence building tra Libano e Israele, che ha dimostrato in piú occasioni la sua efficacia nell’evitare che incidenti e violazioni della Blue Line potessero dar vita a pericolose spiralizzazioni, come in occasione degli incidenti occorsi il 5 e il 7 ottobre scorso, nell’area di Cheeba.
Il Generale Portolano ha aggiunto che “il Primo Ministro Salam e il presidente del Parlamento Berri, hanno espresso il loro apprezzamento per l’efficienza operativa dimostrata da UNIFIL e per l’eccellente rapporto che i Caschi Blu hanno creato con la popolazione del Sud del Libano. Ho ribadito loro che la sicurezza ed il benessere di questa gente sono al centro delle attivitá di UNIFIL”.
Al termine delle visite, il Generale Portolano si é detto molto soddisfatto per il rinnovato impegno del Governo libanese verso la completa attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
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GEN. PORTOLANO E CASCHI BLU ALLA MARATONA DI BEIRUT

BEIRUT, 9 NOVEMBRE 2014 - Anche il Capo Missione e Comandante della Forza di UNIFIL, Gen. Luciano Portolano, ha partecipato, assieme con molti caschi blu provenienti da 20 Nazioni, alla Beirut Marathon, giunta alla 11a edizione. Una giornata di festa e di sport che per UNIFIL rappresenta la piena applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che punta a costruire un futuro di liberta’ e pace per la nazione mediorientale. VEDI FOTO E VIDEO
UNIFIL PIO

 

GEN. PORTOLANO INCONTRA MINISTRO ESTERI LIBANESE

NAQOURA,  31 OTTOBRE 2014 - Il ministro libanese degli Affari Esteri e degli Emigrati, Gebran Bassil, ha visitato oggi il quartier generale della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) a Naqoura nel sud del Libano. Il Capo della Missione e Comandante della Forza, Generale di Divisione Luciano Portolano ha accolto il ministro e la sua delegazione al quartier generale UNIFIL.
Al suo arrivo, il ministro degli Esteri Bassil ha passato in rassegna un picchetto d'onore dell'UNIFIL e successivamente è stato informato dal Gen. Portolano sulla situazione nella zona di competenza UNIFIL, sulle operazioni e le questioni connesse con l'attuazione del mandato di UNIFIL ai sensi della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1701 (2006). Il Comandante e il  ministro hanno anche parlato della necessità di proseguire la stretta cooperazione tra UNIFIL e le autorità libanesi per garantire la stabilità e la calma nel sud del Libano. Il colloquio ha riguardato anche questioni relative alla prossima relazione del Segretario generale delle Nazioni Unite sull'attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Dopo la riunione, il Gen. Luciano Portolano, ha dichiarato: "Sono stato onorato e incoraggiato dalla visita del ministro degli Esteri alla missione UNIFIL. Questa è la prima visita di un Ministro degli Esteri libanese a UNIFIL dal 1978 ". "La visita invia un messaggio forte - ha continuato il Gen. Portolano - che il Libano continua nel suo impegno per la risoluzione 1701 e nel sostegno alla nostra missione, nonostante le sfide che il paese deve affrontare oggi. Ho assicurato il ministro del nostro costante e pieno appoggio agli sforzi del governo libanese per rafforzare la capacità delle Forze Armate libanesi". Il Gen. Portolano ha anche ringraziato il ministro Bassil per il prezioso aiuto del Ministero degli Affari Esteri e degli Emigrati al personale UNIFIL per garantire una corretta attuazione delle operazioni previste dalla missione.
UNIFIL PIO

 

GEN. PORTOLANO INCONTRA MINISTRO DIFESA LIBANESE

BEIRUT, 27 OTTOBRE 2014 - Il Capo della Missione UNIFIL e Comandante della Forza, Generale di Divisione Luciano Portolano, ha incontrato oggi a Beirut il Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa libanese, Samir Moqbel. La discussione è stata incentrata sulla situazione nella zona di operazioni di competenza UNIFIL e le questioni connesse all'attuazione del mandato di UNIFIL ai sensi della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
"Abbiamo avuto un incontro molto positivo - ha detto il generale Portolano al termine della riunione - e ho espresso al ministro Moqbel le mie più sincere condoglianze per la perdita dei soldati delle Forze armate libanesi (LAF) durante gli scontri in corso nel nord del paese. Ho il massimo rispetto e ammirazione per l'impegno dei soldati e ufficiali della Forze armate libanesi e per i sacrifici che stanno facendo per il loro paese in circostanze molto difficili".
"Ho trasmesso il mio particolare apprezzamento per il fatto - ha continuato Portolano - che, nonostante le immense responsabilità di sicurezza in altre zone del paese, le Forze armate libanesi continuano a lavorare a stretto contatto con l'UNIFIL nella nostra zona di operazioni, manifestando un fermo simbolo di impegno del Libano a sostegno della risoluzione 1701. Nell'ambito del nostro mandato, dobbiamo continuare a costruire la nostra partnership strategica con le Forze armate libanesi nel sud del Libano. In questo contesto - ha concluso il Generale Portolano - ho assicurato il ministro Moqbel del nostro continuo sostegno agli sforzi del governo libanese a rafforzare la capacità delle Forze armate libanesi".
Andrea Tenenti
Portavoce UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon)

 

ITALBATT: RGT “Cavalleggeri Guide” subentra a “Lancieri Novara”

Al Mansouri, 23 ottobre 2014 - Si è svolta nel pomeriggio, nella base italiana di Al Mansouri, la cerimonia di avvicendamento delle unità alla guida di ITALBATT, tra il Reggimento “Lancieri di Novara” (5°) di Codroipo (UD) al comando del Colonnello Elio Babbo ed il Reggimento “Cavalleggeri Guide” (19°) di Salerno, con assetti forniti dal 7° Reggimento Bersaglieri di Altamura, agli ordini del Colonnello Angelo Malizia, al loro terzo impiego in teatro operativo libanese.
Il Comandante della Joint Task Force Lebanon, Generale di Brigata Stefano Del Col, che ha presenziato all’evento, nel suo intervento ha espresso gratitudine ai Lancieri del “Novara”, rimarcando l’encomiabile lavoro svolto ed evidenziando la forte vicinanza con la popolazione locale. In questi mesi sono stati realizzati numerosi progetti di cooperazione civile – militare e di assistenza medica con oltre 2000 persone visitate durante le attività di medical care condotte nelle 24 municipalità di ITALBATT. In particolare sono stati realizzati progetti per oltre 200.000 euro come pozzi per l’acqua per la municipalità di Al Mansouri e Al Qulayla, donazioni di due ambulanze e di oltre 2500 kit di materiale scolastico distribuito in tutte le scuole dell’area di responsabilità dei caschi blu italiani altri.
Alla guida di ITALBATT dallo scorso 24 aprile 2014, il Reggimento Lancieri di “Novara” ha svolto, nelle attività di supporto alla popolazione locale in aderenza alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite e in assistenza alle Forze Armate Libanesi (LAF), più di 4000 attività di pattugliamento volte a garantire la sicurezza delle aree più sensibili del Libano del Sud ed oltre 500 attività congiunte con le LAF.
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TASK FORCE NAVALE UNIFIL CERCA PASSEGGERI AEREO PRECIPITATO

NAQOURA, 23 OTTOBRE 2014 - La Task Force Navale di UNIFIL sta partecipando alle ricerche di un aereo Cessna privato, in volo tra Cipro e il Libano con due persone a bordo, che si sarebbe schiantato a circa 95 chilometri dalla costa libanese. Dopo una richiesta di soccorso lanciata dal velivolo, il ministro degli Interni libanese Nouhad al-Mashnouq ha chiamato il comandante della forza UNIFIL, Generale di Divisione Luciano Portolano, per chiedere assistenza nelle attività di ricerca e soccorso da parte della Forza Navale UNIFIL. La UNIFIL Maritime Task Force ha risposto immediatamente alla chiamata inviando tre navi nella zona delle ricerche e collaborando con la Marina libanese (LAF-Navy). L'operazione iniziata ieri sera è proseguita per tutta la notte ed è ancora in corso. Alle 22:30 (ora locale) di ieri le navi della UNIFIL Maritime Task Force hanno recuperato frammenti del relitto dell'aereo. L'operazione di ricerca e soccorso è ancora in corso al fine di individuare i passeggeri. "Questo è un tragico incidente - ha dichiarato il Generale Portolano - e le nostre forze di pace della UNIFIL Maritime Task Force stanno facendo del loro meglio per fornire l'assistenza necessaria attraverso i nostri sforzi congiunti con la Marina libanese".
L'UNIFIL Maritime Task Force è il primo assetto navale a partecipare ad una missione di peacekeeping delle Nazioni Unite, ed è stato istituito su richiesta del governo libanese per assistere la propria Marina nel contrastare l'introduzione non autorizzata di armi o materiale in Libano. Inoltre, la Task Force marittima ha addestrato la LAF-Navy per rafforzare le capacità della Marina libanese per proteggere i propri confini marittimi e assumere un efficace controllo di sicurezza sulle acque territoriali libanesi.
L'UNIFIL Maritime Task Force ha anche preso parte a diverse iniziative umanitarie. Il 18 dicembre 2010 UNIFIL MTF partecipato ad una ricerca e salvataggio, dopo l'affondamento di un cargo battente bandiera panamense, carico di bestiame, al largo delle coste del Libano. In data 11 dicembre 2010 una nave UNIFIL MTF ha salvato un membro dell'equipaggio di una nave mercantile affondata nel mare in tempesta al largo della costa libanese meridionale. Nel 2008, le navi della UNIFIL Maritime Task Force hanno tratto in salvo 14 membri dell'equipaggio di una nave mercantile in avaria al largo delle coste del Libano.
UNIFIL PIO

 

Avvicendamento del 42° Task Group ITALAIR

NAQOURA, 17 OTTOBRE 2014 - Si é svolta oggi, alla presenza del Generale Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, la cerimonia di avvicendamento tra i due Gruppi di volo di ITALAIR, cedente e subentrante, entrambi su base 2° Reggimento “SIRIO” di stanza a Lamezia Terme, nel corso della quale il Ten. Col. Maurizio Sabbi (nella foto col Gen. Portolano) ha ceduto il comando al Ten. Col. Vincenzo Ingrosso.
Il Generale Portolano, durante il suo intervento, ha espresso profonda gratitudine per il servizio reso dal personale del 42° Task Group ITALAIR che “si appresta a rientrare in Patria dopo sei mesi intensi, nel corso dei quali ha riscosso il consenso delle autoritá e popolazione locali e l’ammirazione da parte del personale civile e militare di UNIFIL, per la professionalitá e l’impegno evidenziati nello svolgimento delle molteplici attivitá operative, diurne e notturne”.
Il Task Group ITALAIR é un assetto di importanza strategica, impiegabile in differenti tipi di missioni, con un’aliquota di elicotteri pronti al decollo in appena 30 minuti dal momento dell’attivazione, 24 ore al giorno, in grado di intervenire in tutta l’Area di Operazioni. Dall’aprile scorso, il 42° Task Group ha effettuato circa 450 ore di volo per lo piú per attivitá di pattugliamento e monitoraggio dell’area di operazione di UNIFIL e della Blue Line, la linea di demarcazione fra Libano ed Israele, ma anche per effettuare missioni di trasporto, di evacuazione sanitaria di emergenza e di intervento di contingenza come la ricerca di dispersi e lo spegnimento di incendi. In particolare, a partire da quest’estate, a seguito del lancio di razzi verso lo Stato di Israele avvenuto nei pressi del campo profughi palestinese, a pochi chilometri dal Quartier Generale di UNIFIL, il 42° Task Group ha condotto attivitá di CRLO (counter rocket launch operation). Si tratta di missioni di ricognizione aerea volte sia a individuare le zone di lancio dei razzi sia ad effettuare un’efficace azione di deterrenza.
Altrettanto importante é stata l’attivitá svolta in favore della popolazione locale come testimoniato dall’esecuzione di missioni di ricerca naufraghi in mare svoltasi nel mese di luglio e dai 9 interventi di evacuazione sanitaria di emergenza che il Gruppo di volo ha portato a termine in questi mesi.
L’Italia invió i primi equipaggi di volo in Libano nel lontano 3 luglio 1979, data in cui il primo Squadrone Elicotteri, denominato sin da subito ITALAIR ed equipaggiato con AB 204, fu chiamato a sostituire una analoga unitá di volo norvegese, in risposta alla richiesta dell’ONU ai sensi delle risoluzioni 425 e 426.
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IL GENERALE PORTOLANO VISITA IL SETTORE EST DI UNIFIL

Marjayoun, 16 OTTOBRE 2014 - Il Generale Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, ha incontrato i militari e il comandante del settore est di Unifil, il generale spagnolo Andrés Chapa Huidobro.

 

BRIGATA PINEROLO SOSTITUISCE BRIGATA ARIETE AL SECTOR WEST

SHAMA, 13 OTTOBRE 2014 - Il Sottosegretario alla Difesa, Onorevole Gioacchino Alfano, accompagnato dal Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Generale Marco Bertolini, ha presenziato alla cerimonia di avvicendamento, tra la Brigata “Ariete”, cedente, e la Brigata “Pinerolo”, subentrante alla guida del Sector West di UNIFIL.
All’evento - che si è svolto nella base Millevoi di Shama, sede del Contingente nazionale - hanno partecipato i rappresentanti delle autorità politiche, religiose e militari locali, nonché delegazioni di diverse nazionalità presenti in UNIFIL. Nel suo intervento il Sottosegretario Alfano ha sottolineato l’importanza di UNIFIL, considerata la principale forza di stabilizzazione della regione, ed ha evidenziato i legami tra l’Italia e il Libano spiegando inoltre che la crescente cooperazione tra i due Paesi “porterà presto a raggiungere un nuovo traguardo, con l’apertura del Centro di Addestramento delle Forze Armate libanesi”.
Nell’occasione - presente il Force Commander and Head of Mission di UNIFIL, Generale Luciano Portolano - è stato tracciato un bilancio delle numerose iniziative di stabilizzazione portate a termine negli ultimi sei mesi dal contingente italiano, in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi (LAF).
A guidare gli oltre tremila peacekeepers che operano nel Sector West di UNIFIL sarà ora il Generale Stefano Del Col, che prende il posto del GAL SECTOR WSETenerale Fabio Polli.
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GEN. LUCIANO PORTOLANO INCONTRA VERTICI MILITARI LIBANESI

BEIRUT, 16 SETTEMBRE 2014 - Il Generale Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, si è incontrato, oggi, con i vertici militari delle Lebanese Armed Forces (LAF), il Generale Kahawaji, Comandante delle LAF, il Generale Salman, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate libanesi, il Generale Fadel, Direttore dell’Intelligence delle LAF, e, infine, il Generale Janbay, Ufficiale Coordinatore del Governo libanese con UNIFIL.
Molti i temi trattati nel corso degli incontri, un’agenda dettata dall’instabilità della regione Medio Orientale e, in particolare, dagli scontri che stanno vedendo le LAF impegnate nei dintorni della città di Arsal, lungo il confine orientale siriano, dove operano gruppi di ribelli sunniti riconducibili essenzialmente alle formazioni dell’ISIS e del Fronte al - Nusra. Il Generale Portolano ha lodato il duro e cruciale lavoro svolto dalla LAF nel preservare l’integrità territoriale e nel mantenere la stabilità nella regione e ha espresso la vicinanza di UNIFIL e sua personale alle famiglie dei soldati libanesi morti nell’assolvimento del proprio dovere. Particolare attenzione è stata riposta sul problema dei rifugiati siriani che, in fuga dalla guerra, continuano ad arrivare in Libano.
Ad oggi, secondo i dati forniti dall’United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR) in Libano risiedono oltre un milione di rifugiati siriani su una popolazione di poco più di 4 milioni. Nell’Area di Operazioni di UNIFIL se ne contano oltre 54.000 che si aggiungono al circa mezzo milione di locali che popolano questa zona del Libano. Il Generale Portolano si è detto particolarmente attento a questa problematica per l’impatto negativo che potrebbe avere sull’attuale stabilità della zona, sia per le tensioni sociali che potrebbero scaturire, sia per la possibile presenza di estremisti infiltrati, provenienti dalle alture del Golan.In tale contesto, il Comandante di UNIFIL ha sottolineato ancora di più l’importanza dello Strategic Dialogue che rappresenta un salto qualitativo nel processo di cooperazione e interazione con le LAF, volto a creare le adeguate e necessarie capacità in seno alle LAF per un graduale e completo trasferimento della responsabilità sulla sicurezza e stabilità dell’Area di Operazione, da UNIFIL alle Forze Armate Libanesi, sia su terra sia in mare.
Al riguardo, il Generale Portolano ha auspicato che le recenti promesse di aiuto che il Libano ha ricevuto da vari Paesi, tra cui 3 milioni di dollari dell’Arabia Saudita, si concretizzino perché questo garantirebbe un’implementazione delle capacità delle Brigate che cooperano con UNIFIL per il rispetto del mandato contenuto nella Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Infine, nel ringraziare i colleghi libanesi per il supporto ricevuto da UNIFIL, il Generale Portolano ha confermato che il 17 settembre presiederà l’incontro tripartito: all’ordine del giorno il recente lancio di razzi dal Libano, le violazioni israeliane dello spazio aereo libanese e delle questioni irrisolte riguardanti alcune aree critiche lungo la Blue Line.
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GEN. PORTOLANO INCONTRA PRESIDENTE PARLAMENTO LIBANESE

BEIRUT, 2 SETTEMBRE 2014 - Il Generale di Divisione Luciano Portolano, Force Commander e Head of Mission di UNIFIL, ha incontrato oggi il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri a Beirut. Questa è stata la prima riunione formale del Gen. Portolano con il Presidente Berri dopo aver assunto il comando di UNIFIL il 24 luglio scorso.
Dopo la riunione, il generale Portolano ha detto: "Sono stato molto incoraggiato dalla calda accoglienza del Presidente ed il suo vivo interesse per il progresso della missione UNIFIL. Abbiamo discusso la situazione nel sud del Libano e l'attuazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1701". "Ho assicurato il presidente - ha continuato Portolano - del mio fermo impegno nei confronti dei nostri compiti previsti dal mandato ai sensi della risoluzione 1701 Dobbiamo continuare a costruire la nostra partnership strategica con le Forze Armate libanesi, che ha superato la prova del tempo e dimostrato critico nello stabilire forti baluardi contro eventuali impulsi destabilizzanti lungo la linea blu".
"Altrettanto importante in questo sforzo è stata la comprensione e il sostegno della gente del sud del Libano la cui sicurezza è al centro delle nostre operazioni. Ho detto al Presidente - ha agginto il Gen. Portolano - che una delle mie priorità centrali è quello di raggiungere le persone del sud con lo stesso spirito di generosità col quale ci ospitano in mezzo a loro".
"Il presidente Berri è stato un faro di supporto per UNIFIL in tutti questi anni. L'ho ringraziato per la sua attenzione personale alle nostre attività e il suo apprezzamento per il ruolo di UNIFIL nel promuovere - ha concluso Portolano - il nostro obiettivo comune per la sicurezza e la stabilità nel sud del Libano".
PIO UNIFIL

 

I Lancieri di Novara ricordano anniversario  battaglia Jagodnij

Al MansourI, 28 agosto 2014 - Il Reggimento “Lancieri di Novara” (5°), attualmente impegnato nella missione UNIFIL come unità di manovra del contingente italiano, su base Brigata Ariete, ha ricordato ieri con una sobria cerimonia il 72° anniversario della carica di Jagodnij, località sul fronte russo dove nell’agosto del 1942, i lancieri si distinsero per valore e spirito di sacrificio nel contrastare le forze nemiche. Per il valore espresso in quella battaglia, allo Stendardo, il più decorato dell’Arma di Cavalleria, vennero conferite una medaglia d’oro e una d’argento al Valor Militare.
Nel corso della cerimonia, dopo la deposizione di una corona al monumento ai caduti, il Comandante, Colonnello Elio Babbo, ha richiamato i valori fondanti della Cavalleria, esprimendo il proprio apprezzamento al personale dell’unità per l’impegno e la professionalità finora dimostrati nella difficile esperienza libanese, esortando a mantenere elevato il rendimento operativo.
Il Reggimento “Lancieri di Novara” è per la quarta volta in Libano, ove opera in ottemperanza al mandato della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.
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MINISTRO DIFESA REPUBBLICA DI SERBIA INCONTRA IL GEN. PORTOLANO

Naqoura 23 Agosto 2014 - Il Ministro della Difesa della Repubblica di Serbia, Mr. Bratislav GASIC, ha incontrato sabato il Force Commander e Head of Mission di UNIFIL, Generale di Divisione Luciano Portolano. Nel corso dell’incontro, il Generale Portolano ha fornito un aggiornamento del quadro operativo, illustrando le molteplici attività giornaliere condotte dai Caschi Blu nel pieno rispetto del mandato contenuto nella risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Risoluzione che legittima la presenza di UNIFIL in questa porzione di territorio dagli equilibri precari ma stabilmente garantiti dalla presenza delle 38 Nazioni che contribuiscono alla missione.
In particolare, il Generale Portolano ha sottolineato l’importanza strategica del tripartite meeting, unico momento di confronto tra Libano e Israele nel corso del quale UNIFIL svolge, nella completa trasparenza e assoluta imparzialità, il delicato ruolo di mediatore e trait d’union tra due Paesi che, di fatto, non hanno relazioni diplomatiche.
Nel corso dell’incontro il Ministro ha espresso parole di apprezzamento per la meritoria opera svolta dal personale civile e militare della missione UNIFIL nel contesto del delicato momento storico, evidenziando l’elevato profilo della missione. Attualmente, la Repubblica di Serbia partecipa alla missione con circa 140 soldati impiegati nel Settore Est dell’Area di Operazione di UNIFIL.
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IL GENERALE PORTOLANO HA ASSUNTO IL COMANDO DI UNIFIL

Naqoura 24 luglio 2014 - Il passaggio di consegne alla guida della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) tra il Generale di Divisione Paolo Serra e il pari grado Luciano Portolano si è svolto oggi a Naqoura - sede del comando UNIFIL - alla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti e del suo omologo libanese Samir Mokbel, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, del Comandante del COI, Gen. C.A. Claudio Bertolini, e del Comandante delle LAF (Lebanese Armed Forces) Jean Kahwaji.
La decisione dell'Onu di rinnovare il comando di UNIFIL al nostro Paese è un riconoscimento importante per i militari italiani, impegnati in Libano nell’ambito della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Le Forze armate italiane, da decenni, svolgono un ruolo di vitale importanza per le relazioni bilaterali tra Italia e Libano. Una collaborazione rafforzata da accordi e piani di cooperazione bilaterali, rinnovati annualmente. Commentando la conferma di un comandante italiano nella carica di Force Commander e Head of Mission di UNIFIL, il Ministro Pinotti si è detta felice che l’esperienza di comando italiano possa continuare: “in quanto conferma di un modello operativo vincente e matrice comune dell’impegno del Paese nelle missioni internazionali, le cui caratteristiche sono la credibilità, l’imparzialità nella mediazione, lo spirito di sacrificio e la ricerca del dialogo. Tutte qualità umane che trovano sintesi in intelligenza, sensibilità e competenza”. Il Ministro si è quindi congratulata con il Generale Portolano per l’incarico assunto e ha rivolto il suo apprezzamento al Generale Serra per l’ottimo lavoro svolto. Il passaggio di consegne è stato l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività di UNIFIL e per ricordare gli impegni futuri a sostegno della stabilità della regione, seriamente minacciata dalla crisi siriana. Al termine della cerimonia – alla quale è intervenuto anche Derek Plumbly, United Nation Special Coordinator for Lebanon - il Ministro Pinotti ha consegnato al Generale Serra l’onorificenza di Commendatore della Repubblica da parte del Capo dello Stato.
Auguri di buon lavoro sono stati inviati al Generale Luciano Portolano anche dal Ministro degli Esteri Federica Mogherini. "Siamo orgogliosi di guidare per la terza volta una missione che ha dato e continua a dare un contributo determinante alla stabilizzazione di un'area dagli equilibri fragilissimi, tanto più - ha dichiarato il Ministro - in questo contesto di crisi in tutta la Regione. Ho visitato Unifil pochi mesi fa, accolta dal generale Paolo Serra, e ho incontrato a Roma il generale Portolano all'indomani della nomina annunciata dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il 17 giugno, proprio mentre alla Farnesina - ha ricordato Mogherini - ospitavamo la conferenza di sostegno delle forze armate del Libano. La scelta di Portolano conferma il grande prestigio di cui godono i nostri militari impegnati in Libano. Ringrazio per questo il generale Serra che lascia in dote a Portolano l'apprezzamento unanime per l'impegno e l'umanità - ha concluso il ministro Mogherini - con cui i militari italiani svolgono il loro lavoro, come ho avuto modo di constatare personalmente in tutti i miei incontri nella Regione".
FONTI: www.difesa.it / www.esteri.it

 

 RASSEGNA VIDEO

 

 
i servizi da naqoura di ettore guastalla per rai news24

 

 
La pagina di unifil pio con foto e video sul passaggio di consegne

 

LE FOTO DELLA CERIMONIA


La Bandiera della United Nations Interim Force in Lebanon passa al Gen. Portolano


la stretta di mano fra i Generali Serra e Portolano dopo lo scambio di consegne


Il ministro dela Difesa Roberta Pinotti passa in rassegna il picchetto d'onore


Il ministro Pinotti parla ai militari italiani della Missione UNIFIL

 

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GIUSEPPE LA ROSA (MOVM)

Sa mezzus gioventude