continua il contributo dei nostri lettori al dibattito sul tema della presenza militare in Sardegna

 

CAGLIARI, 31 GENNAIO 2016 - E’ di qualche giorno fa la notizia del certificato europeo ISO 14001 ottenuto dal Poligono di Perdasdefogu-Salto di Quirra. Un documento che testimonia che le attività svolte nell’istallazione militare rispettano gli standard imposti dalle normative europee in materia ambientale. Ebbene, invece, di esprimere soddisfazione per la ulteriore conferma, dopo ben quattro distinte inchieste che hanno escluso il “disastro ambientale”, quello che sta accadendo ha dell’inverosimile.
Non ricordo un accanimento di questa portata contro le istituzioni militari e gli uomini in divisa. Continua, infatti, una campagna denigratoria che non è frutto di battaglie ideologiche e personali, ma di qualcosa di più malvagio e malefico progettato contro la Sardegna. Altrimenti non si spiegherebbe il silenzio assordante da parte delle autorità chiamate in causa. Mi sa che qui ci sguazzano tutti, associazioni varie, politici sull'orlo dell'oblio, media in cerca di rilanciare vendite di giornali e bandierine, ecc.
Far passare il messaggio che la Sardegna è sull’orlo del tracollo a causa della presenza militare è un modo subdolo per creare un conflitto sociale; far fare la guerra tra poveri consente a chi è artefice del declino di distrarre l'attenzione dalle sue malefatte. Fare terrorismo psicologico per mettere le comunità contro le installazioni militari è l'unico modo per ottenere risultati concreti. Mai a Perdas si sarebbero sognati di mettere in discussione la base, quindi menti malefiche hanno escogitato il sistema di dire "a causa dei militari e delle loro attività persone sono morte per malattie particolari". Quindi instillando la paura nella mente della gente, creano quel risultato che loro vogliono. E’ molto grave affermare “Compratevi tutte le certificazioni e la pubblicità che volete, ma non mi convincerete mai del fatto che i poligoni militari e le zone che ospitano le industrie pesanti siano oasi ambientali in cui tutto è paradisiaco e celestiale”, come ha fatto sul proprio profilo Facebook un noto giornalista.
Se ha le prove che la certificazione ottenuta dal PISQ è una truffa, perchè non denuncia il fatto alla magistratura? Forse perché anche questa ha fatto le sue indagini ed ha appurato che non ci sono pericoli evidenti? Non si possono dare notizie di questa portata e restare tranquilli e beati. Se un normale cittadino si permette di diffamare, per esempio, il direttore di un giornale, come minimo viene querelato.
Sono state scritte pagine e pagine, tutte in senso negativo, dedicate ai militari, molte ma molte meno su tutte le altre attività che inquinano e devastano l'isola. Ricordiamoci però che quando la Sardegna andava a gonfie vele, il turismo era florido, le industrie funzionavano a pieno regime, i disoccupati erano molti meno, le attività militari erano più imponenti di oggi, c’erano più installazioni militari sparse per l'isola, ma nessuno si lamentava. Ora che le attività militari sono ridotte all'osso e molte basi sono state chiuse, è partita questa guerra contro i militari.
Qualcosa non torna.
                                                                                                            HE. AT.
 

 

il posto comando e controllo che si occupa dello svolgimento di tutte le fasi della sperimentazione e valutazione dei nuovi sistemi e delle attività addestrative. La sicurezza costituisce un elemento essenziale dell'attività del PISQ e per assicurarla sono fondamentali i radar, comprendenti due sistemi per la scoperta aeronavale e cinque per la sorveglianza navale, che consentono il monitoraggio costante contro eventuali intrusioni nell’area dei collaudi e del relativo spazio aeronavale

 

 

 

 

 

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