continua il contributo dei nostri lettori al dibattito sul tema della presenza militare in Sardegna

Vostra Signoria che mi sta in cagnesco perché difendo la Brigata SASSARI mi permetta di dirLe, con tutto il rispetto, che si sbaglia. E pure di grosso.
Mi dicono che Vostra Signoria, con il supporto disciplinato ed entusiasta di un buon numero di collaboratori, avrebbe osservato con un certo fastidio che la Brigata SASSARI altro non è che "una qualsiasi Brigata dell'Esercito Italiano".
Se ha detto così, con tutto il rispetto, ha preso una cantonata che da Lei non mi sarei aspettata, Signoria, e chi La ha supportata e consigliata avrà anche disciplinatamente allineato la sua intelligenza al volere della linea di comando, ma non Le ha reso un buon servizio.
Perché la SASSARI non è come tutte le altre Brigate.
È vero, dalla Sardegna giungono voci spesso astiose di rumorosi oppositori di qualunque cosa sappia di uniforme, ma nessuna altra Brigata è così profondamente legata al territorio ed al popolo che da sempre ed ancora la esprimono, e che in essa trovano ancora e sempre motivo di orgoglio.
I reggimenti storici della Brigata non portano copricapi speciali, non vantano alberi genealogici che in un modo o nell'altro poco ci manca che risalgano a Caio Mario: in un Esercito di eccezioni e di speciali sono due reggimenti di solida, onesta, testarda ed affidabile fanteria, e null'altro vogliono essere, e già questo la differenzia dagli altri.
Non è come le altre perché il 98% della truppa, l'80% e fischia dei Sottufficiali e più del 60% degli Ufficiali provenienti dalla stessa regione non li hanno avuti nemmeno gli Alpini, almeno dalla 1a GM.
Non è come le altre perché è stata il catalizzatore di un popolo che all'Italia ha dato e continua a dare tanto, nonostante i rapporti a volte burrascosi. Un popolo che - i Suoi collaboratori ed il Suo Staff non dovrebbero avere difficoltà a confermarglieLo - continua a dare fior di Soldati, e tanti, e non per fame ma perché quello delle Armi è un onorato mestiere, e credo che si veda e si sappia. E quantomeno ragioni di marketing e di opportunità, di questi tempi in cui la promozione di immagine sembra essere preminente sul core business, dovrebbero suggerire un approccio diverso.
Non è una Brigata qualsiasi perché c'è una intera Regione che in essa si riconosce, un intero popolo, si anche quello astioso che non vuole "le basi", e se gliela tocchi i malunidos si compattano, e sono tremendamente seri quando dicono che si sentono offesi. Mi dispiace, non fosse altro perché di nascita e nel fondo sono sempre un Alpino, e di quelli someggiati e per scelta, ma per Orobica, Cadore, Tridentina, Taurinense, Julia così non è mai stato e tantomeno sarà, non raccontiamoci favole.
Non è come le altre perché le sue tradizioni ed i suoi Eroi li conosce e non li svende, perché i suoi Soldati le storie le imparano dai padri, che le hanno imparate dai nonni, come un tempo ormai andato per sempre succedeva solo agli Alpini.
Potrei andare avanti a lungo, a parlare di quante vie, strade e piazze siano dedicate alla Brigata, o delle quasi 4.000 lettere di auguri di Natale inviate dalle scuole sarde ai soldati della loro Brigata schierati in Afghanistan nel 2011, e se non ne hanno fatto una discutibile impresa editoriale è perché sono schivi, e di tanto altro ancora.
Ma non credo sia necessario. Lei è una persona intelligente, Vostra Signoria, ed obiettiva, e quindi avrà già capito di aver preso (succede!) una cantonata, perché no, la SASSARI non è esattamente una Brigata qualsiasi.

                                                                                                                                       Con tutto il rispetto di un vecchio soldato
                                                                                                                                                    maurizio sulig

SILANDRO - SASSARI,  10 GIUGNO 2016.

dal 1915 ad oggi i soldati della brigata sassari hanno sempre  operato, in italia e all'estero, con impegno e sacrificio per onorare il giuramento di fedeltà alla patria. nella foto sopra: i fanti del 152° sfilano il 2 giugno 2016 in via dei fori imperiali.

una carta geografica del regno di sardegna nel 1860. e' custodita nella sala memorie del comando legione carabinieri "sardegna". quando si dice "sardinia est italia" si ricorda anche questo. 

 

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