TEULADA, 23 MARZO 2016 -  Le innumerevoli polemiche nella Regione Sardegna sui poligoni e servitù militari che hanno caratterizzato questi ultimi anni e hanno visto protagonisti politici di grande spessore sia nazionali che regionali, sono sempre state “condite” da una grande dose di demagogia che ha avuto il solo obiettivo di accaparrarsi il consenso di chi propende verso la dismissione delle basi militari in Sardegna senza curarsi di ciò che provocherebbe privare quei territori di una fondamentale risorsa economica, che oltre a dare lavoro a numerosi militari sardi, garantisce alle aziende ad essi legate uno stipendio che difficilmente reperirebbero in quei luoghi.
La Sardegna ha già subito nel recente passato, grazie a una politica cieca, una mutilazione irreparabile che ha privato La Maddalena della base americana, i cui effetti nefasti sono visibili dall'opinione pubblica e ancora di più dai Maddalenini che in qualche modo avevano una fonte di reddito da quella realtà. I Sardi non possono rimanere bloccati dalla solita contrapposizione tra militaristi e antimilitaristi ma devono essere consapevoli del ruolo determinante che hanno le basi sarde, in particolar modo quella di Teulada che addestra il personale al fine di operare in un contesto nazionale e internazionale caratterizzato sempre più dal terrorismo.
Quindi l'Italia con la Sardegna non può permettersi di rinunciare all'addestramento dei militari anche per il particolare momento storico che stiamo attraversando, dove la nostra forza armata è sempre più impegnata in vari contesti siano essi in territorio nazionale con l'operazione “Strade Sicure” che suscita sempre più il consenso dell'opinione pubblica che vede favorevolmente il personale dell'Esercito Italiano a presidio e controllo di stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, stazioni delle metropolitane e quant'altro, ma non meno importante è il mantenimento della pace, il controllo del territorio e la salvaguardia delle libere istituzioni in quei paesi dove l'esercito opera con i propri uomini.
Il poligono di Capo Teulada rientra nel progetto SIAT che prevede ingenti investimenti economici capaci di generare ricadute nell'isola sviluppando nuovi posti di lavoro per i giovani sardi, tant'è che si è aperta la possibile cooperazione con gli enti di ricerca CRS4 e Sardegna Ricerche in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari. La Sardegna quindi può decidere se essere protagonista d'eccellenza nello sviluppo e la ricerca di nuove tecnologie militari che possono trovare un impiego civile, o farsi sfuggire questa enorme opportunità che troverà sicuramente altre regioni ad accoglierle come già accaduto per lo sviluppo, progettazione e collaudo dei Droni, dirottati nella Regione Puglia, che prevedeva un investimento sul territorio di svariate risorse della difesa con un primo step d'assunzione di giovani diplomati e laureati sardi.
                                                                          
 Il delegato COCER-ESERCITO
                                                                                      renato cammarata

silvia amadori Sostenere che si può costruire e mantenere la pace senza avere una forza militare importante, equivale a sostenere che si può vivere nella legalità senza avere forze dell'ordine e giudici forniti delle adeguate attrezzature.
Il nostro corpo di eccellenza, la Brigata SASSARI, deve continuare ad essere protagonista nel mondo militare italiano ed internazionale, lo dobbiamo ai nostri nonni che hanno scritto la storia dei "gloriosi fanti", e lo dobbiamo ai Sassarini oggi perché la loro professionalità possa sempre trovare un nuovo punto di partenza da cui difendere la sicurezza nazionale
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antonio muzzetto In caso di necessità, non saranno certo taluni pacifisti l'elemento sostitutivo preposto alla difesa del nostro territorio e delle nostre vite. La loro azione è semplicemente ridicola, in contrasto con l'odierna realtà che ci circonda. Viva le nostre amate Forze Armate!

marzo 2016 - la sala controllo del centro di addestramento tattico nella caserma "salvatore pisano" a capo teulada. il progetto SIAT prevede ingenti investimenti economici capaci di generare ricadute nell'isola sviluppando nuovi posti di lavoro per i giovani sardi, tant'è che si è aperta la possibile cooperazione con gli enti di ricerca crs4 e sardegna ricerche in collaborazione con le università di cagliari e sassari.  

 

 

 

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RENATO CAMMARATA
DELEGATO COCER ESERCITO

Speciali

 

 

 

 il punto di
 NICOLO' MANCA

POLIGONI MILITARI, SALUTE E TUTELA DELL'AMBIENTE

 

il punto di
  GIANGABRIELE CARTA

IL POLIGONO DI CAPO TEULADA E LA BRIGATA SASSARI

il punto di
 GIANFRANCO SCALAS

 

Il Glorioso TERZO