CAGLIARI, 1 GIUGNO 2015 - Si chiama "Un mare di sorrisi"
il progetto congiunto tra la Marina Militare, la Fondazione "Operation
Smile" e il Reparto di Chirurgia Maxillo facciale dell’Ospedale
Santissima Trinità della ASL di Cagliari che, grazie alla sosta nel
porto di Cagliari della
Portaerei
Cavour (CVH 550), tra il 31 Maggio e
il 2 Giugno permetterà di effettuare nel modernissimo ospedale di bordo
interventi per la riduzione della labio schisi e della palato schisi, a
favore di pazienti sardi, individuati a seguito di contatti con alcune
Fondazioni locali, e di un bimbo arrivato da Roma. Ad effettuare gli
interventi un team, coadiuvato dalla equipe medica di Nave
Cavour,
composto da chirurghi, anestesisti, pediatri, infermieri di sala
operatoria e di reparto, intensivista, dentista e logopedista. Insieme a
loro anche un’equipe di specialisti del Santissima Trinità di Cagliari,
alcuni dei quali volontari di Operation Smile Italia. La Fondazione nel
luglio del 2013 ha siglato, infatti, un protocollo d’intesa con il
Reparto di Chirurgia Maxillo facciale
dell’Ospedale Santissima Trinità
della ASL di Cagliari, dando vita al progetto “Sorrisi in Sardegna”, con
l’obiettivo di realizzare una “Smile House Sardegna”, dedicata appunto
alle malformazioni cranio maxillo facciali.
Quanto sta avvenendo in queste ore a bordo della nave ammiraglia della
Marina Militare, impiegata nel suo ruolo di nave ospedale (uno dei
quattro assetti che l'unità può assumere) è stato illustrato durante una
conferenza stampa, moderata dal Capitano di Fregata Massimiliano
Molinas, dal comandante del Cavour, Capitano di Vascello Luca Conti, dal
Capo dell'Ispettorato della Sanità Militare della Marina, Ammiraglio
Ispettore Capo Enrico Mascia, dal prof. Domenico Scopelliti, chirurgo
maxillo facciale e vice direttore scientifico della Fondazione
"Operation Smile Italia Onlus", dal dott. Giorgio Tore, Direttore delle
Strutture Complesse di Otorino e Chirurgia Maxillo Facciale
dell'Ospedale Santissima Trinità di Cagliari e da Sorella Alessandra
Legnani, responsabile regionale Gestione Emergenze del Corpo delle
infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana.
Nave Cavour (CVH 550) è una portaerei STOVL (Short Take Off and Vertical Landing), costruita da Fincantieri, ed entrata in servizio per la Marina Militare italiana nel 2009. Frutto di un progetto interamente italiano, rappresenta l’investimento tecnologico più importante del sistema industria difesa nazionale ed ha ricevuto, alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte cariche militari e civili dello stato, la Bandiera di Combattimento il 10 giugno 2009. La costruzione di Nave Cavour ha tenuto conto della necessità dell’impiego dual use. Da un lato l’Unità riveste un ruolo centrale nelle missioni di proiezione, sul mare e dal mare, nei vari contesti operativi, tanto a carattere interforze che multinazionale. La Nave risponde all'interesse di disporre di uno strumento navale, con elevate capacità di Comando e Controllo, da impiegare quale strumento operativo per la gestione di qualsiasi tipo di operazione necessaria per la sicurezza globale e la tutela degli interessi del Paese nel mondo. In considerazione delle potenzialità operative che la caratterizzano, l’Unità può effettuare, con tempestività e grande autonomia logistica, un intervento in zone in cui si sia verificato un disastro ambientale o in aree in cui si richiede un soccorso umanitario, con una spinta versatilità e flessibilità. In tale contesto si inquadra la missione umanitaria White Crane, a favore della popolazione di Haiti, a seguito del rovinoso terremoto del gennaio 2010. L’intervento ha fornito un eloquente esempio delle potenzialità del Cavour: con la moderna area ospedaliera e le elevate caratteristiche di autonomia logistica, mobilità e flessibilità, sono stati raggiunti risultati importanti in termini di assistenza e benefici per la popolazione haitiana. Considerando le caratteristiche descritte si può affermare che Nave Cavour
I NOSTRI FILMATI SU NAVE CAVOUR
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